Un mostra sull’Aeropittura Futurista alla Galleria Bottegantica di Milano

Tullio Crali | Aerocaccia

Tullio Crali – Aerocaccia I (Duello di caccia), 1936, olio su tavola, 80×100 cm

Dopo l’entusiasmante esposizione di mostre monografiche incentrate su personalità chiave del Futurismo italiano, come Giacomo Balla e Il giovane Boccioni, è tutto pronto per un nuovo viaggio alla scoperta di questo movimento artistico rivoluzionario. E quale modo migliore per farlo se non attraverso l’affascinante mondo dell’Aeropittura?

Tutto sarà chiaro dopo aver visitato la mostra “Aeropittura Futurista”, curata da Fabio Benzi, uno dei massimi esperti del Futurismo , che getta luce sulla partecipazione dei futuristi alle prestigiose Biennali Internazionali d’Arte di Venezia e alle Quadriennali d’Arte Nazionale di Roma. Questi eventi erano importanti appuntamenti nel panorama artistico italiano, offrendo una vetrina di grande visibilità agli artisti coinvolti.

Un mostra sull’Aeropittura Futurista alla Galleria Bottegantica di Milano

Tato Guglielmo Sansoni | Paesaggio Aereo

Tato (Guglielmo Sansoni), Paesaggio Aereo, 1932, olio su tavola, 110,5×112,5 cm

Guidati da Filippo Tommaso Marinetti, il movimento Futurista cercò di ottenere un riconoscimento ufficiale e una definitiva consacrazione per l’Aeropittura e l’intero Futurismo italiano.
Attraverso una selezione accurata di circa trenta opere, esposte principalmente nelle rassegne veneziane e romane, questa mostra offre uno sguardo unico sulla storia del fenomeno futurista e sulla ricca varietà e l’originalità delle ricerche artistiche all’interno del movimento.

L’anno cruciale fu il 1926, quando Marinetti riuscì a far entrare i futuristi nella Biennale di Venezia. In quella edizione, spiccava l’arte meccanica futurista, ispirata al linguaggio della meccanica per creare un’arte basata sulla solidità costruttiva di volumi e linee.
Un esempio notevole è il bassorilievo “Derivazione plastica da Bottiglie, Bicchiere, Ambiente” (1926) di Ivo Pannaggi, firmatario insieme a Enrico Prampolini e Vinicio Paladini de “L’arte meccanica. Manifesto Futurista” (1922).

Con il passare del tempo, si nota il progressivo emergere dell’Aeropittura nelle successive Biennali. Questa corrente artistica più lirica, guidata da Prampolini, creò originali proiezioni cosmiche alla ricerca di una “nuova spiritualità extra-terrestre”.
In mostra ci sono opere affascinanti di artisti come Fillia, Benedetta, Augusto Favalli e il già citato Prampolini.
Accanto a questa componente cosmica, vi era anche una visione più realistica e celebrativa delle conquiste tecniche nel campo aviatorio. La scultura di Thayaht, “S.55 Architettonico” (1935-1936), celebra le forme geometriche dell’hydrovolante su cui Italo Balbo compì la sua storica trasvolata atlantica.
Le opere di Alfredo Gauro Ambrosi, Tato e Tullio Crali ci offrono inedite prospettive basate sull’esperienza del volo e sulle acrobazie aeree degli stessi artisti.

Infine, gli artisti partecipanti alle “Biennali di guerra” (1940-1942) ci svelano dipinti a soggetto bellico, relativi alle conquiste coloniali in Africa, mentre gli “astrattisti futuristi” delle ultime Quadriennali degli anni a seguire testimoniano l’influenza politica in quei tempi.

Fortunato Depero | Ritratto Psicologico dell'aviatore Azari

Fortunato Depero, Ritratto Psicologico dell’aviatore Azari, 1922, olio su tela, 137×93 cm

INFORMAZIONI SULLA MOSTRA

AEROPITTURA FUTURISTA
L’avanguardia italiana tra Biennali e Quadriennali
A cura di Fabio Benzi
Milano, Galleria Bottegantica
Via Manzoni 45
13 ottobre – 2 dicembre 2023

Orari: dal martedì al sabato, 10-13; 15-19

Ingresso libero

Questo straordinario percorso è accompagnato da un catalogo, edito da Bottegantica e Grafiche Antiga edizioni, che presenta contributi scientifici del curatore Fabio Benzi, insieme a quelli di Alberto Cibin e Mariateresa Chirico. Spero che tu possa unirti a me in questa scoperta dell’Aeropittura Futurista, un capitolo affascinante della nostra eredità artistica.

Non perdere l’occasione di esplorare l’arte che ha ridefinito i confini del possibile e dell’immaginabile!

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