PARMA MUSEI: I PIU’ BELLI DA VEDERE
Musei Parma. E’ praticamente un obbligo visitare questa città dell’arte attraverso i suoi musei.
Dalle opere di Parmigianino a quelle di Correggio, Parma è uno scrigno di tesori, e anche per questo è stata eletta Capitale Italiana della Cultura per il 2020.
Musei Parma, quali visitare
MUSEI PARMA. PALAZZO DELLA PILOTTA
La prima tappa d’obbligo a Parma è il Palazzo della Pilotta, un luogo imponente e che consente di ripercorrere la storia e l’arte della città attraverso i capolavori suddivisi tra la Galleria Nazionale di Parma, il Museo Archeologico Nazionale, la Biblioteca Palatina e il Teatro Farnese.
La Galleria Nazionale di Parma – il nucleo principale delle sue opere proviene dalla raccolta di opere e oggetti preziosi di proprietà della potente famiglia Farnese, trasferita da Roma a Parma a metà del Seicento.
Al primo nucleo di opere si aggiunsero nel corso dei secoli importanti capolavori e ora rappresenta il museo più importante della città di Parma e vanta nella sua collezione capolavori di Beato Angelico, Canaletto, Guercino, Leonardo da Vinci, Parmigianino, Tintoretto, Correggio e molti altri.
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Il Museo Archeologico Nazionale di Parma – nato nel 1760, è uno dei musei più antichi d’Italia ed è un punto di riferimento per le ricerche archeologiche del territorio che faceva parte del Ducato di Parma.
Conserva, infatti, i reperti provenienti dagli scavi che nel corso dell’Ottocento e del Novecento hanno permesso di scoprire la storia del territorio parmense.
La Biblioteca Palatina – inaugurata ufficialmente nel 1769, alla presenza dell’Imperatore d’Austria Giuseppe II, è affrescata con scene dalla Divina Commedia dantesca e conserva le scaffalature originali.
La Biblioteca conserva più di 700.000 volumi, 3.000 incunaboli, 6.600 manoscritti, 50.000 stampe, codici miniati e volumi di carattere umanistico.
Si trova al primo piano del Palazzo della Pilotta ed è divisa in tre sale: la Sala di Maria Luigia, la Sala Dante e la Galleria del Petitot.
Teatro Farnese – accanto alla Biblioteca Palatina si trova lo spettacolare Teatro Farnese. Un luogo in cui è possibile rivivere i fasti della vita di corte dei Duchi Farnese.
Durante la Seconda Guerra Mondiale fu quasi distrutto completamente, ma venne ricostruito e oggi il teatro si presenta come una delle più straordinarie architetture teatrali del Seicento.
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CASA DI ARTURO TOSCANINI
Il grande direttore d’orchestra Arturo Toscanini è nato a Parma il 25 marzo 1867 e la sua casa natale è oggi un museo a lui dedicato.
Le stanze di quella che fu una casa popolare e semplice ora raccontano la storia di una vita dedicata alla musica, con gli oggetti del maestro a descrivere il suo straordinario percorso umano.
LA CAMERA DI SAN PAOLO
Nel Convento di San Paolo si trova uno dei capolavori di Correggio, chiamato a Parma dalla Badessa Giovanna da Piacenza per dipingere una stanza del suo appartamento privato.
La volta della stanza viene decorata come se si aprisse verso il cielo e con puttini e personaggi mitologici a rendere l’ambiente una visione fantastica.
Lo stile nuovo del giovane Correggio presuppone che conoscesse le invenzioni pittoriche della Camera degli Sposi del Palazzo Ducale di Mantova, dipinta alcuni anni prima da Andrea Mantegna, ma anche un contatto con le novità romane di Raffaello nella Stanza della Segnatura e della Cappella Sistina di Michelangelo.
Incredibilmente questo capolavoro viene dimenticato dopo il 1524, quando la stanza viene chiusa, per essere riscoperta solo nel Settecento.
MUSEO GLAUCO LOMBARDI
Nato dalla collezione privata di Glauco Lombardi (1881-1970) è il museo da vedere per scoprire Parma attraverso un’importante protagonista della sua storia: Maria Luigia d’Asburgo.
La moglie di Napoleone fu sovrana di Parma, Piacenza e Guastalla dal 1814 al 1847 per decisione del congresso di Vienna e si dedicò al suo piccolo regno realizzando opere pubbliche e monumenti che ancora oggi fanno parte della vita di questo territorio.
In questo museo non vengono solo narrate le importanti novità che Maria Luigia ha portato a Parma ma anche aspetti della sua vita privata grazie all’esposizione di diari, gioielli e oggetti che descrivono la personalità di una figura storica che si trovò al centro dei principali accadimenti della sua epoca.
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