IL DOLORE DEL MONDO NELLE OPERE DI DAVIDE CANTONI
Considerato un artista di grande interesse per la tecnica innovativa e per l’intensità delle storie che racconta e reinterpreta attraverso il proprio lavoro, Davide Cantoni si è dedicato recentemente allo sviluppo di due interessanti cicli di opere: Les Etrangers e le opere sulle conseguenze del surriscaldamento globale (2 degrees).
Realizzate con la famosa tecnica della bruciatura su carta eseguita con lente di ingrandimento, le opere di Davide Cantoni sono ispirate dalle immagini pubblicate sul New York Times e sono pensate per entrare in diretto contatto visivo con le celebri sculture esposte al Museo MANN di Napoli.
Una sorta di dialogo ma anche uno scontro tra giganti e uomini comuni, storia indelebile e notizie passeggere, grandi gesta che vengono impresse per sempre nella memoria collettiva ed episodi che incuriosiscono per poco, ma che vengono presto dimenticati.
Le opere di Davide Cantoni
Le opere di Davide Cantoni sono immagini che descrivono luoghi, casi, situazioni e costellazioni sul nostro pianeta, dove diverse forme di ignoranza, indifferenza, violenza e aggressività umane distruggono l’armonia naturale e il resto storico delle civiltà precedenti.
LES ETRANGERS
Per la serie de Les Etrangers Davide Cantoni prende spunto dal capolavoro letterario del 1942 di Albert Camus L’Étranger (Lo Straniero).
Un libro che esalta forse meglio di qualunque altro quel sentimento di indifferenza e di alienazione che in certi casi si sviluppa e si diffonde nella popolazione, e che l’artista da sempre addita molto chiaramente attraverso il suo lavoro come uno dei mali della società contemporanea.
Gli stranieri, in questo caso, sono tutti protagonisti di episodi di cronaca, apparsi nelle pagine di quotidiani (in primis il New York Times, ma anche altri giornali).
Sono per lo più rifugiati che riescono in qualche modo a sopravvivere al disperato viaggio ed arrivano nei paesi dell’occidente, pieni di speranza per il futuro, o almeno felici di essere sfuggiti al loro passato.
I protagonisti, portatori di culture molto diverse da quella occidentale, invadono per un breve periodo le pagine dei giornali, quelle su internet o i telegiornali, arrivano alle nostre menti e a volte diventano spunto per le nostre conversazioni, ma ben presto finiscono per passare in secondo piano, fino a dissolversi di fronte alla pubblicazione di altre immagini, di altri episodi, spesso ancora più crudi, o semplicemente più recenti.
È proprio contro questa conseguente indifferenza di fronte all’incessante sovrapporsi di eventi, di storie, di protagonisti e di stranieri che Davide Cantoni innalza la propria arte. È contro queste non-reazioni di fronte all’esasperazione che l’artista, sulla scia del protagonista del citato libro di Camus, si interroga su chi siano i veri stranieri: i soggetti rappresentati nei suoi ritratti o noi che li guardiamo indifferenti?
LE OPERE DI DAVIDE CANTONI SUL CLIMA
Le opere di Davide Cantoni che si focalizzano sulle conseguenze del surriscaldamento globale mostrano come le problematiche escano fuori dai margini dei salotti della politica internazionale per investire direttamente l’uomo e gli altri esseri viventi, e la vivibilità del pianeta.
Le immagini, fragili per effetto delle bruciature, mostrano come questa piccola misura espressa in gradi – 2 – possa creare enormi differenze, portando il mondo per la prima volta davanti ad una catastrofe di proporzioni globali mai affrontata in precedenza creata da noi stessi, l’era dell’antropocene.
I disegni bruciati sono le più famose opere di Davide Cantoni, realizzate concentrando la luce del sole attraverso una lente di ingrandimento che, imitando il processo fotografico, arriva a bruciare i tratti disegnati sulla carta.
Il colore, sottile e sbiadito, a volte bruciato, cattura l’attenzione e contribuisce a fissare nelle nostre memorie le immagini di eventi, evitando che il loro incessante susseguirsi ne faccia sbiadire il ricordo e l’importanza.
“Penso che qualsiasi lavoro per essere interessante debba avere un aspetto politico. Voglio che la gente si chieda: cosa sto guardando? Cosa sta succedendo e perché? Allo stesso tempo, non voglio che sia travolgente, non sto facendo politica, sto facendo dipinti. I lavori riguardano la politica, ma hanno altro da dire sulla pittura, sul disegno, sulla fotografia, sul video” – Davide Cantoni
PALMYRA E UCRAINA NELLE ULTIME OPERE DI DAVIDE CANTONI
C’è l’attualità e il dramma dei nostri tempi nelle ultime opere di Davide Cantoni.
PALMYRA è il titolo dell’enorme quadro, dipinto con candeggina su telone fotografico nero, che rappresenta i resti del teatro dell’antica città Palmyra (Syria) gioiello archeologico, che fu distrutto dai militanti Isis/Daesh insieme a gran parte del sito archeologico, quando presero controllo della zona nel 2015.
La candeggina che disinfetta, pulisce e rimuove il colore su una tela nera che ricorda le bandiere del ex-califfato.
UKRAINE FLAG, invece, è un dipinto azzurro e giallo divisi da bruciature. Si tratta della bandiera dell’Ucraina divisa da un gesto distruttivo ma che nonostante tutto rimane integra.
LE OPERE DI DAVIDE CANTONI IN MOSTRA
Davide Cantoni presenta una mostra con opere che fanno parte di 2 interessanti e recenti cicli: Les Etrangers e le opere sulle conseguenze del surriscaldamento globale (2 degrees).
Davide Cantoni al MANN
Uomini e Giganti: Sogni della Storia di Elisabetta Farnese
MANN (Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Dal 7 ottobre al 16 dicembre 2022
Le sculture della collezione del MANN, gigantesche di statura, sono anche dei Giganti della storia e della cultura, mentre le immagini di Davide Cantoni che ritraggono gli eventi di oggi, dei fatti dei “piccoli “esseri umani, sono dei reperti archeologici per il futuro.