Il corpo nelle opere di Enrica Berselli

Enrica Berselli | mostre arte contemporanea

Enrica Berselli, Reich Gottes Autopoiesi, 2021, cera, pigmenti e bibbia tedesca

IL CORPO NELLE OPERE DI ENRICA BERSELLI

Enrica Berselli (Modena, 1984) scolpisce, disegna e dipinge reliquie di corpi in perpetua mutazione attraverso la pelle, luogo simbolico di comunicazione fra ciò che è interno e invisibile e il mondo esterno.

E’ il corpo il protagonista nelle opere di Enrica Berselli.

Le opere di Enrica Berselli

Enrica Berselli | opere

Enrica Berselli, Anafilassi da Stasi, 2020, cera, pigmenti e ferro

Dalla costruzione di riti “cutanei” fissati in opere pittoriche, a frammenti e lacerti di tessuti organici in mutazione in disegni e miniature, fino alle cere anatomiche, l’artista deforma e gioca con le gabbie dell’anatomia e del riconoscibile in favore di un iper-irrealismo a tratti perturbante.

Le opere di opere di Enrica Berselli sono state esposte in numerose mostre personali e collettive presso Officine dell’Immagine (MI), Palazzo della Penna (PG), Palazzo Durini (MI), Abnormals Gallery (Berlino).
Per saperne di più e osservare tutte le opere dell’artista visita il sito ufficiale: www.enricaberselli.com.

LE OPERE DI ENRICA BERSELLI IN MOSTRA

Le artiste modenesi Enrica Berselli, Alice Padovani e Federica Poletti, artiste di riferimento del panorama artistico contemporaneo, sono protagoniste della mostra “Figlie del fuoco“, a cura di Barbara Codogno, in programma dal 6 luglio al 18 settembre 2022 presso il Complesso di San Paolo a Modena, recentemente restaurato e restituito alla città per eventi a carattere culturale.

Enrica Berselli, Alice Padovani, Federica Poletti
FIGLIE DEL FUOCO
A cura di Barbara Codogno
Complesso di San Paolo, Modena
6 luglio – 18 settembre 2022

Il percorso espositivo, sviluppato negli spazi dell’Ex Chiesa e della Sala delle Monache, in cui sono stati riportati alla luce dipinti e decori del Seicento, comprende una teoria di sculture in cera di Enrica Berselli, che ricostruiscono il corpo a partire dalle sue reliquie.

Il titolo della mostra – “Figlie del fuoco” – fa riferimento all’opera che sigilla la breve esistenza terrena dello scrittore romantico Gérard de Nerval, il primo ad eleggere il sogno a ponte tra la realtà e il soprannaturale (übernatürlich).

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