Le opere di Mondrian più famose sono il risultato di un lungo lavoro che l’artista ha svolto nel desiderio di cercare l’equilibrio e la perfezione.
Se dobbiamo quindi riassumere in poche opere il percorso di Mondrian dobbiamo tenere in considerazione che la sua evoluzione stilistica parte dal naturalismo e dall’Impressionismo, passa poi al post-Impressionismo, ai fauves, al simbolismo e al cubismo, fino ad arrivare a quello stile razionale e inconfondibile che lo ha reso davvero celebre.
In questo post ti presento le opere di Mondrian che devi assolutamente conoscere.
Le opere di Mondrian
Nelle opere di Mondrian si celano i segreti di una rivoluzione artistica.
Fu un pioniere del movimento De Stijl, cercò l’equilibrio e l’armonia attraverso linee rette e colori primari.
Ecco le opere di Mondrian che devi conoscere.
MONDRIAN, MULINO OOSTZIJDSE CON CIELO BLU, GIALLO E VIOLA (1907-1908)
Piet Mondrian inizia la sua carriera come pittore figurativo.
Studia all’Accademia di Belle Arti di Amsterdam, che termina nel 1895, rimanendo fortemente influenzato dal romanticismo e dall’Impressionismo.
Le sue prime opere hanno infatti soggetti di tipo pastorale e il suo uso del colore si ispira al simbolismo e ai fauves.
A partire dal 1899 si avvicina agli studi spirituali e teosofici e nel 1909 si iscrive alla Società Teosofica Olandese, che diffonde le teorie teosofiche per cui esiste una sola verità divina a cui si rifanno tutte le religioni e che il fine ultimo dell’essere umano è quello di elevare il proprio spirito attraverso la meditazione e le esperienze mistiche.
MONDRIAN, PAYSAGE (1912)
Mondrian inizia a desiderare di ridurre tutto ciò che lo circonda alla sua essenza più pura e inizia a focalizzarsi sull’uso del colore.
Il suo trasferimento a Parigi, nel 1911, lo porta ad abbandonare il naturalismo per il cubismo. Il suo stile diventa più essenziale e nelle opere di Mondrian appaiono linee rette e colori primari, che saranno alla base del suo stile maturo.
Il cubismo, tuttavia, rappresenta solo una nuova tappa nel processo di ricerca che porta Mondrian all’astrazione e alla descrizione del mondo nella sua realtà più pura.
MONDRIAN, TABLEAU N. 4 (1913)
La fase cubista porta Mondrian verso una scomposizione della realtà sempre più estrema.
Le opere di Mondrian cominciano sempre più a rappresentare la realtà come un insieme di linee orizzontali e verticali, nel tentativo di descrivere la realtà con una struttura unica ed essenziale.
Nel 1914 Mondrian torna in Olanda e conosce Theo van Doesburg, con cui fonda la rivista De Stijl, la rivista che ha come scopo quello di contribuire allo sviluppo di un nuovo senso estetico.
Mondrian pubblica su questa rivista iconica diversi saggi in cui fornisce una definizione di Neoplasticismo, su cui si basa la sua teoria artistica. Afferma che la pittura risponde a un comune bisogno di certezza, di chiarezza e di ordine e che “dietro la mutevole forma naturale c’è sempre l’immutabile realtà pura”.
MONDRIAN, COMPOSIZIONE II (1929)
Finita la Prima Guerra Mondiale, Mondrian torna a Parigi dal 1919 al 1938. Sono questi gli anni in cui l’artista definisce il suo inconfondibile stile.
Il suo lungo percorso di ricerca lo porta a schematizzare la realtà secondo precise regole matematiche, riducendo le forme a due elementi: la linea e il colore.
Le opere di Mondrian, quindi, si presentano come linee rette, orizzontali e verticali, che meglio definiscono il reale. La linea curva non è ammessa poiché offre spazio alle emozioni e dato che esse sono veicolate anche dal colore, Mondrian utilizza solo la tinte unite e piatte.
Mondrian realizza dipinti in cui sono presenti gli elementi naturali nella loro forma più pura: un reticolo di linee nere che si incrociano ad angolo retto, formando quadrati e rettangoli, che l’artista riempie con i tre colori primari (rosso, giallo, blu) oppure con un solo colore.
MONDRIAN, BROADWAY BOOGIE-WOOGIE (1942)
Quando scoppia la Seconda Guerra Mondiale, Mondrian si trasferisce negli Stati Uniti e il suo stile si rinnova nuovamente, influenzato dall’atmosfera frizzante di New York.
Le opere di Mondrian diventano più luminose e vivaci, come se la musica jazz e dei club americani fosse entrata nelle sue tele.
Mondrian muore a New York nel 1944.