ORVIETO. COSA VEDERE, DOVE MANGIARE E DOVE DORMIRE
Se lo scorso anno mi era entrata nel cuore la città di Genova, quest’anno posso dire di essermi innamorata di Orvieto.
Orvieto è un luogo antico, abitato dagli Etruschi già nel IX secolo a.C., che ha attraversato i secoli e tutto il suo passato vive ancora qui, in questo sperone di tufo.
Ho trascorso un weekend ad Orvieto per “Orvieto Fotografia 2017”, una manifestazione che si svolge ogni anno e che richiama in questo angolo di paradiso i fotografi più importanti da tutto il mondo.
Volevo vedere tutto, ma poi quando sono arrivata mi sono fatta cullare da quella sensazione che solo un borgo come questo può dare, la percezione di poter sentire il sapore della vita vera, quella fatta di gesti quotidiani e pieni di senso.
Il mio viaggio alla scoperta di Orvieto è stato quello giusto nel momento giusto, perché in questa città puoi ridare importanza alle cose semplici, a una passeggiata oppure a una chiacchierata con un amico.
Diciamo che ho vissuto una sensazione molto simile a quella sperimentata a Mantova.
Un posto dove ritrovare la serenità dell’anima.
Orvieto la devi percorrere a piedi e scoprirai subito che la città ha due livelli: quello in superficie, fatto di angoli adorabili e opere stupefacenti come il Duomo, e quella sotterranea, ricavata dalle cavità scavate dagli abitanti nel corso della sua storia, di cui il Pozzo di San Patrizio è il luogo più famoso.
Volevo scriversi l’elenco di tutti le cose che potreste vedere, ma alla fine ho preferito dirvi cosa ho visto io, come quando sono andata a Firenze e vi ho consigliato il percorso testato e provato da me.
Cosa vi consiglio di non perdere assolutamente se a Orvieto ci andate per la prima volta?
Il Duomo e il Pozzo di San Patrizio.
Il Duomo di Orvieto
Una facciata imponente, che illuminata dal sole brilla e appare un gioiello.
Ricco di capolavori dentro e fuori, dai mosaici e bassorilievi della facciata, fino agli affreschi che Luca Signorelli ha realizzato nella Cappella di San Brizio.
Infine il Reliquiario del Corporale un capolavori di oreficeria del ‘300, che conserva il telo macchiato del sangue di un’ostia consacrata nel 1263.
L’evento è il famoso Miracolo di Bolsena e il Duomo di Orvieto è il custode di questo prezioso oggetto, che fa parte della storia passata, ma anche presente, della città.
Il Pozzo di San Patrizio
Fu scavato per volere di Papa Clemente VII ed è una straordinaria opera di ingegneria del Cinquecento.
Doveva essere un rifugio in caso di calamità naturali oppure di un assedio della città e le sue dimensioni sono impressionanti.
Il Pozzo ha una profondità di 62 metri e al suo interno si trovano due scale a chiocciola che non s’incontrano mai, illuminate dalla luce del sole che entra da 72 finestre.
La Chiesa di Sant’Andrea e le Mura
Oltre al Duomo e al Pozzo di San Patrizio, vi consiglio di entrare nella Chiesa di Sant’Andrea. Si trova accanto al Palazzo Comunale ed è una delle più importanti di Orvieto.
Percorrendo pochi passi potete raggiungere le mura di tufo che corrono lungo il margine della città, e da qui poterete ammirare la valle e le colline circostanti.
Uno spettacolo!
Dove ho mangiato
Ho pranzato e cenato a Le Grotte del Funaro, che si trova letteralmente dentro una grotta e le pareti di tufo e i mattoni a vista sono suggestivi.
I piatti sono quelli della tradizione locale e ottimi.
Il personale è disponibile e accogliente. Non vi nascondo che questo ristorante è stata la mia salvezza in una serata in cui alle 23.00 non ero ancora riuscita a mangiare.
Io e un gruppo di amici abbiamo chiesto se era ancora possibile mangiare e sono stati così gentili da aspettare il nostro arrivo e a servire dei piatti decisamente perfetti per gli occhi e per lo stomaco.
Se tornerò a Orvieto tornerò qui a mangiare!
Ho bevuto più di un aperitivo al Caffe Montanucci, un locale storico nel centro di Orvieto, che ha una selezione di dolci, dolcetti, pasticcini spettacolare.
Ho bevuto due analcolici alla frutta buonissimi e ho comprato i famosi “nasi di Pinocchio”, dei cioccolatini a forma di cono dai sapori vari, dal peperoncino al torrone, dalla menta alla cannella.
Le mie Principesse di casa mi hanno chiesto di tornare a Orvieto solo per comprarne altri 😀
Dove ho dormito
Ho dormito all’hotel Palazzo Piccolomini, che si trova a pochi metri dal Duomo.
Si tratta di un edificio del ‘400 ristrutturato e che offre il giusto intreccio tra storia e ospitalità moderna.
La sala delle colazioni è completamente rivestita del classico tufo di Orvieto.
Tutti le immagini di questo post provengono dal mio profilo Instagram, con cui ho partecipato al challenge di Instagramers Umbria #voltiumbri.
La foto che apre il post è entrata nel gruppo dei vincitori 🙂
Condiviso sulla mia pagina AnimARSi Associazione Artistica Culturale. Ciao!
Grazie 🙂