Over the course of his career, Piene has produced inflatable sculptures, smoke paintings, ceramics, relief works, gouaches and drawnings, but is perhaps most recognized for his stroboscopic light installations, particularly his series of Lichtballett (light Ballets).Piene’s light ballets are exposed at the 55th Venice Biennale and they are really wonderful.
Piene viewed his light ballets as healing machines, which could soothe with the transcendent energy of light, wich, in his words, is “a source of life that has to be constantly rediscovered”.
A pioneer of multimedia and technology-based art, Otto Piene sought to create works that would transform his spectators through energy and would offer a synthesis of urban, technological stimulations and the forces and energies of the natural world.
Nel corso della sua carriera Piene ha prodotto sculture gonfiabili, dipinti di fumo, ceramiche, bassorilievi, gouache e disegni, ma è forse più noto per le sue installazioni di luci stroboscopiche, in particolare la serie dei Lichtballett. Questi balletti di luce sono esposti alla 55° Biennale di Venezia e sono veramente meravigliosi.
Piene descriveva questi balletti luminosi come macchine per la guarigione, che potevano lenire le sofferenze con la trascendente energia della luce, che era, nelle sue parole “una fonte di vita da riscoprire costantemente”.
Pioniere dell’arte multimediale e tecnologica, Otto Piene cercò sempre di creare opere che inducessero trasformazioni nei loro osservatori attraverso il passaggio di energia e che offrissero una sintesi di stimoli urbani e tecnologici e delle forze del mondo attuale.