Museo Lombroso a Torino: come visitarlo e cosa vedere

Il Museo di Antropologia Criminale Cesare Lombroso nasce nell’ultimo quarto del XIX secolo per volontà del medico e antropologo che ancora oggi ne porta il nome, conosciuto soprattutto per le sue teorie sul legame fra fisionomia e degenerazioni criminali. Benché queste teorie siano state ampiamente smentite dal punto di vista scientifico, ancora oggi visitare il Museo del Crimine di Torino è un’esperienza sicuramente singolare. Del resto, Torino è nota per il suo carattere misterioso ed esoterico. Cosa sapere del museo?

Cosa custodisce il Museo Lombroso

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Il Concerto a tre di Vermeer: descrizione di un capolavoro perduto

Una delle opere più enigmatiche e discusse di Vermeer è “Il Concerto a tre”. Un capolavoro perduto del un maestro olandese del XVII secolo noto per le sue rappresentazioni intime e luminose della vita domestica. Questo dipinto è uno dei tredici lavori rubati durante il celebre furto presso l’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston nel 1990, considerato uno dei più grandi furti d’arte irrisolti nella storia.

CONCERTO A TRE DI VERMEER

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Ricami e lacrime nelle opere di Francesco Vezzoli

Francesco Vezzoli, installation view, Musei delle Lacrime, 2024, Museo Correr, Venice, Italy. Photo credit: Melania Dalle Grave_DSL Studio.

Francesco Vezzoli con le sue opere ha sempre suscitato domande sulle dinamiche di genere e la storia dell’arte, ha anche provocato forti reazioni a volte, ma sempre con l’obiettivo di suscitare un dibattito e un confronto.
Noto per la sua abitudine a ricamare i propri quadri, Francesco Vezzoli ha messo in discussione le tradizionali categorie di maschile e femminile, sovvertendo le convenzioni artistiche.

Ora le sue opere, che spaziano da pezzi storici a nuove creazioni, vengono esposte temporaneamente dal 17 aprile al 24 novembre 2024 al Museo Correr di Venezia, offrendo una rara opportunità di vedere da vicino oltre vent’anni di produzione artistica.

Le opere di Francesco Vezzoli

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Mole Antonelliana: come fare i biglietti per salire

La Mole Antonelliana è uno dei simboli della città di Torino e, al tempo della sua costruzione, una vera e propria innovazione architettonica. Dagli anni ’60 del Novecento è possibile salire in ascensore fino alla terrazza panoramica e ammirare tutta la città da 85 metri di altezza. La Mole è inoltre la prestigiosa sede del Museo Nazionale del Cinema, dove ripercorrere la storia della settima arte e scoprire in prima persona come nasce un film. Situata nel cuore di Torino, la Mole è un luogo d’interesse che chi visita la città non può perdersi e da cui ammirare dall’alto la prima capitale italiana.

Visitare la Mole Antonelliana

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Le opere postume di Toulouse-Lautrec

HENRI DE TOULOUSE-LAUTREC, Il Circo – Fantino. Litografia – Ed. 1905. Parigi (Francia). 19 x 27 cm (cc 38 x 48 cm)

Ci sono casi in cui un artista riesce ad influenzare la cultura anche dopo la sua morte. È capitato a Vincent van Gogh, divenuto celebre dopo la morte, ma è accaduto anche a Henri de Toulouse-Lautrec, figura emblematica della Belle Époque, che ha lasciato un’eredità artistica impressionante nonostante la sua breve carriera.

Celebre per le opere in cui descrive la vita notturna di Parigi, Toulouse-Lautrec ha realizzato oltre circa 737 dipinti, oltre 4.748 disegni, una cifra vicina ai 270 acquarelli e ha prodotto anche numerose stampe e manifesti pubblicitari, sperimentando continuamente nuove forme e tecniche. La sua passione per l’arte grafica, specialmente per i manifesti e le stampe litografiche, ha segnato profondamente il settore della pubblicità, dimostrando che l’arte può essere tanto un mezzo di comunicazione quanto una forma di espressione personale.

Le opere postume di Toulouse-Lautrec

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