5 città italiane da visitare almeno una volta nella vita

 

5 CITTA’ ITALIANE DA VISITARE ALMENO UNA VOLTA NELLA VITA

Quante sono le città italiane da visitare per dire di conoscere veramente l’Italia?
Più giro il nostro paese e più mi rendo conto che non è necessario andare all’altro capo del mondo per fare una vacanza da sogno.
L’Italia è la patria della bellezza e ad ogni passo c’è un museo da vedere e una chiesa con capolavori da ammirare oppure uno dei tanti borghi italiani da scoprire.

Ho già fatto un elenco delle città italiane da vedere nel 2017, ma da un po’ di tempo volevo fare la lista delle città italiane da visitare almeno una volta. Elenco quasi impossibile da fare!
Ho deciso allora di prendere in mano l’album dei ricordi, quello da dove ogni tanto ritornano fuori profumi, sapori e immagini delle vacanze con i miei genitori oppure dei primi  viaggi che ho fatto con gli amici e ho fatto un elenco delle mia personale classifica delle città italiane da visitare.

Ecco allora l’elenco con le 5 città italiane da visitare, suggerite da me e in base alla mia esperienza, ma a cui potete aggiungere le vostre.
Sì, perché questo elenco potrete arricchirlo con le vostre città da visitare.
Come?
Lasciate un commento con le città italiane che secondo voi non si possono non visitare.
Tutti i vostri suggerimenti diventeranno un nuovo post con la lista di altri luoghi meravigliosi da vedere in Italia.

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Eventi a Vicenza: tutte le mostre in programma

EVENTI A VICENZA: TUTTE LE MOSTRE IN PROGRAMMA

Vicenza è la città di Andrea Palladio e attraversare il suo centro storico equivale a fare un viaggio nella storia dell’architettura e dell’arte del Veneto.
Partendo proprio da una visita a Vicenza è possibile scoprire tutte le Ville Palladiane, ma anche un territorio che ha un legame stretto con la città di Venezia.

Vicenza è anche la città della grandi mostre e in questo post trovi tutti gli eventi a Vicenza tra cui puoi scegliere quello più adatto a te.

Ultimo aggiornamento 6 Giugno 2017

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Chi era Andrea Palladio e quali sono le sue opere

La Rotonda | Ville Palladiane

La rotonda di Andrea Palladio. Image source: MoseViero.it

ANDREA PALLADIO: CHI ERA E COSA HA REALIZZATO

Andrea Palladio nasce a Padova nel 1508 da una famiglia di umili origini ed è l’architetto che ha realizzato una serie di capolavori dell’architettura, tra cui la famosa villa Rotonda.
All’età di circa tredici anni inizia l’apprendistato di scalpellino a Padova, per poi entrare nella bottega dei più importanti scultori di Vicenza, Giovanni di Giacomo da Porlezza e Girolamo Pittoni da Lumignano.

Tra il 1535 e il 1538 conosce Giangiorgio Trissino, poeta e umanista, che lo prende sotto la sua protezione.
Questo incontro e questa amicizia cambia radicalmente la vita di Andrea Palladio, consentendogli di accedere ad una formazione culturale basata sugli studi classici.

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Intervista a Lorenzo Quinn, autore delle mani che spuntano dal Canal Grande

Lorenzo Quinn - mani giganti Venezia

INTERVISTA A LORENZO QUINN, AUTORE DELLE DUE MANI ENORMI CHE SPUNTANO DAL CANAL GRANDE

In questo periodo si è parlato molto delle mani giganti che spuntano dal Canal Grande, conoscete il suo autore?

La Biennale Arte 2017 l’ho trovata più interessante al di fuori dei confini dei Giardini e dell’Arsenale, ma questo ve l’ho già detto nel post in cui vi racconto la mia visita alla 57. Biennale di Venezia.
In quello stesso post vi ho consigliato di andare a Venezia e di immergervi in tutto quello che la città ha da offrire. Prendete il primo vaporetto che percorre il Canal Grande e quando vi troverete all’altezza del Ponte di Rialto vedrete apparire due mani giganti che sorreggono il palazzo di Ca’Sagredo.
Quelle mani sono un’opera d’arte dell’artista Lorenzo Quinn.

Si tratta di “Support”, una delle opere più ammirate in questo periodo a Venezia e la più fotografata.
Ho rivolto alcune domande proprio all’artista perché ci spiegasse il vero significato di queste mani. Ecco cosa mi ha detto.

Il significato delle mani di Lorenzo Quinn che sorreggono un palazzo veneziano

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Ritorno a Cola dell’ Amatrice: una mostra per non dimenticare

RITORNO A COLA DELL’ AMATRICE:  UNA MOSTRA PER NON DIMENTICARE CHE l’EMERGENZA DEL TERREMOTO NON E’ FINITA PER I MUSEI ITALIANI

Era il 24 agosto 2016 e le città di Accumoli, Arquata del Tronto e Amatrice sono diventate il simbolo di un evento catastrofico che troppo speso colpisce l’Italia e che spezza vite e territori ricchi di storia.
Quasi un anno fa un’ampia zona del Centro Italia è stata colpita da una violenta scossa di terremoto e ora a Milano arriva la mostra Ritorno a Cola dell’Amatrice. Opere dalla Pinacoteca civica di Ascoli Piceno.
Un’esposizione che vuole tenere alta l’attenzione sul patrimonio artistico delle zone colpite dal terremoto del centro Italia e tenta di salvare ciò che è stato distrutto.

LEGGI ANCHE: Cosa vedere a Milano.

L’evento è un progetto di Regione Lombardia a cura di Vittorio Sgarbi, che porta a Milano le opere dell’artista di Amatrice Nicola Filotesio, conosciuto come Cola dell’Amatrice, provenienti dalla Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno.
La mostra si svolge al Museo Bagatti Valsecchi, dal 27 maggio fino al 27 agosto ed è collegata alla campagna di raccolta fondi che ICOM Italia sta portando avanti con il progetto “Adotta un Museo”.
In fondo al post trovate tutte le informazioni per vedere la mostra: costo del biglietto e link ufficiale.

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di mantenere alta l’attenzione su un territorio ferito ma anche di raccogliere i fondi per il restauro della Vergine, statua lignea del XV secolo della chiesa di San Pellegrino a Norcia
Ho rivolto alcune domande a Giuliana Ericani, responsabile del progetto “Adotta un museo” di ICOM Italia, per capire la situazione del patrimonio museale nelle zone colpite da terremoto e quali sono stati i passi che ICOM ha fatto fino ad ora e i primi risultati ottenuti.

Una mostra a Milano per non dimenticare che i musei del Centro Italia hanno ancora bisogno del nostro aiuto.

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