La Fusion Art Gallery presenta black bag notes / 2010-2017, mostra personale di Manuela Macco.
L’artista torinese che lavora con la performance, il video, la fotografia e l’installazione.
Le opere in mostra raccontano alcune tappe significative degli ultimi sette anni di lavoro dell’artista con una serie di lavori, tra i più rilevanti della sua carriera tra il 2010 e il 2017.
Elliott Erwitt, USA. Las Vegas, Nevada. 1957. Showgirls.
Che amo la fotografia lo avete capito e spesso vi racconto vita, amori e passioni dei grandi fotografi del passato e del presente.
Dal grande amore tra Robert Capa e Gerda Taro, fino alle provocazioni di Robert Mappelthorpe i grandi personaggi della fotografia mi affascinano e quando c’è una mostra in giro non me la perdo.
La mostra di cui vi parlo oggi è Kolor, la prima grande retrospettiva di immagini a colori del celebre fotografo Elliott Erwitt ha estratto dai suoi due grandi progetti a colori, Kolor e The Art of André S. Solidor.
Gio Ponti: La casa degli Efebi, 1924-1925, Richard-Ginori, otre in maiolica dipinta a mano in marrone, ocra, nero e blu. Sesto Fiorentino, Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia
L’ Art Déco è uno stile che caratterizza un periodo ben preciso: gli anni Venti del ‘900.
Non si tratta di un movimento artistico, ma di uno stile di vita, che investe tutte le dimensioni dell’esistenza, dagli abiti agli accessori per la casa, dai piatti di ceramica alla forma delle automobili, dall’arredamento d’interni ai gioielli.
L’ Art Déco è frivola, leggera, inconsapevole di ciò che stava accadendo al mondo, la borghesia del tempo non si voleva rendere conto che stavano arrivando i totalitarismi e che si trovava in un periodo di passaggio della storia, stretto tra le due grandi Guerre Mondiali.
Nonostante la sua apparente superficialità il periodo Déco è stato il momento in cui è nato quello sarà definito decenni dopo come il Made in Italy.
Con l’Art Déco nasce il gusto italiano.
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Ve lo avevo annunciato e ora vi mostro cosa ho visto al Mercante in Fiera a Parma.
Questo è l’evento più atteso per tutti gli amanti del collezionismo, del vintage e del modernariato, che si ritrovano alla Fiera di Parma due volte l’anno, in Primavera e in Autunno, per acquistare, vendere, curiosare e farsi ispirare da oggetti che provengono da ogni angolo del globo e da ogni epoca.
Nel video vedrete gli oggetti e le persone che mi hanno colpito di più, ma vi racconto in breve anche dei due eventi collaterali, bellissimi, di cui avevo già raccontato tutti i dettagli proprio nel blog di Mercante in Fiera, ma che mi hanno permesso di scoprire due musei stupendi di cui a breve vi racconterò tutto anche qui nel mio blog 🙂
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Keith Haring è stato uno degli artisti più importanti della seconda metà del Novecento.
Fu il primo artista a trasformare le sue opere in icone del mondo contemporaneo, commerciando lui stesso tazze, magliette e oggetti di ogni tipo con impresse le immagini da lui create e trasformate in simboli.
Keith Haring nasce a Reading, in Pennsylvania, il 4 maggio del 1958.
Tra il 1976 e il 1978 studia grafica a Pittsburg, poi all’età di 19 anni si trasferisce a New York per studiare alla School of Visual Arts e dove inizia a realizzare graffiti e murales, diventando famoso in città.
GUARDA ANCHE: il video che ho realizzato sulle 5 cose da sapere su Keith Haring e che trovi alla fine del post 😀
