Il Palazzo Ducale di Mantova dedica al Grechetto una mostra dal titolo Un pittore di gran maestria. Il Grechetto torna a Mantova.
L’evento, che una delle mostre da vedere nel 2023, celebra il ritorno a casa di un capolavoro, ovvero l’acquisizione dell’opera Allegoria della casata Gonzaga-Nevers, opera di Giovanni Benedetto Castiglione detto il Grechetto, importante maestro del Barocco italiano che lavorò per i Gonzaga-Nevers dal 1658.
Un pittore di gran maestria. Il Grechetto torna a Mantova
Il Palazzo Ducale di Mantova dedica al Grechetto una mostra per celebrare l’acquisizione dell’opera Allegoria della casata Gonzaga-Nevers, una tela di ampie dimensioni, capolavoro di Giovanni Benedetto Castiglione detto il Grechetto, importante maestro del Barocco italiano che lavorò per i Gonzaga-Nevers dal 1658.
L’opera è testimonianza di una fase in cui, il ramo cadetto subentrato ai Gonzaga, il governo della città tentò di ridare fasto alle sale di Palazzo Ducale di Mantova.
La mostra è l’occasione per scoprire un periodo poco noto della storia di Mantova ma che ha conosciuto una certa vivacità culturale.
Infatti, dopo la cessione al Re d’Inghilterra delle preziose collezioni d’arte, le successive vendite concluse da Carlo I Gonzaga-Nevers e il tragico evento del sacco di Mantova nel 1630, la città versava in una situazione difficile.
L’ALLEGORIA DEL GRECHETTO A MANTOVA
La tela del Grechetto, di grandi dimensioni, presenta una complessa scena allegorica, che riconduce la celebrazione della casata Gonzaghesca nella presentazione delle età dell’uomo.
Si tratta di un’opera che illustra la magnificenza del barocco e l’arte di un artista, il Grechetto, che nel Seicento lavorò a Genova, a Roma, a Venezia e in numerose altre città, fino a trasferirsi a Mantova tra il 1661 e il 1664, data della sua morte.
Un memoriale in stucco nel duomo della città di Mantova ne ricorda la sepoltura.
L’arrivo di Grechetto a Mantova corrisponde al tentativo, durante il governo di Carlo II Gonzaga-Nevers, di restituire alla città e al casato l’antico splendore grazie all’utilizzo dell’arte. Furono chiamati diversi artisti a corte e il più importante fu proprio il Grechetto, che realizzò il dipinto che ora torna a Mantova e che possiamo ammirare in questa mostra-dossier.
L’opera Allegoria della casata Gonzaga-Nevers rimase a Mantova fino a che Ferdinando Carlo Gonzaga-Nevers, l’ultimo duca della casata e il figlio di Carlo II e Isabella Clara, dovette rifugiarsi a Venezia e Padova. Da quel momento il patrimonio artistico barocco si disperse e infatti nel 1711 la grande tela fu ammirata dall’ambasciatore inglese a Venezia, il quale suggerì l’acquisto.
Il dipinto giunse in Inghilterra ed entrò a fare parte della collezione Methuen fino al 1920, quando rientrò in Italia.
Lo Stato italiano, tuttavia, non riuscì ad acquistare la tela, che rimase presso una collezione privata fino a pochi mesi fa quando, il Palazzo Ducale di Mantova, è riuscito ad aggiudicarsi l’opera, grazie all’intervento della Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura.
L’IMPORTANZA DEL RITORNO DELL’OPERA DI GRECHETTO A MANTOVA
Un pittore di gran maestria. Il Grechetto torna a Mantova è una mostra importante perchè della ricca produzione di opere che Grechetto realizzò per i signori di Mantova non è rimasto praticamente nulla in città. Quest’opera quindi rappresenta un ritorno a casa che, forse, potrebbe anticipare altri rientri.
La mostra presenta anche alcuni ritratti dei protagonisti della Mantova del tempo, come ad esempio quello di Isabella Clara d’Austria, committente dell’opera, di suo marito Carlo II e del figlio Ferdinando Carlo, che fu l’ultimo duca della casata a governare su Mantova. Queste opere sono in prestito dalla Fondazione di Palazzo D’Arco e da un’importante collezione storica.
INFORMAZIONI SULLA MOSTRA DEL GRECHETTO A MANTOVA
Un pittore di gran maestria. Il Grechetto torna a Mantova
22 aprile – 23 luglio 2023
Palazzo Ducale di Mantova
Al termine della mostra la tela del Grechetto verrà spostata nell’Appartamento di Vincenzo I in Corte Vecchia e sarà visitabile all’interno del percorso di visita di Palazzo Ducale, per essere inserita in un nuovo allestimento dedicato alle collezioni seicentesche.