LE STANZE DI RAFFAELLO: 5 COSE DA SAPERE SULLE STANZE DELLA SEGNATURA
Hai mai visto le Stanze di Raffaello ?
Se ti sei trovato davanti all’affresco della “Scuola di Atene” oppure davanti alla “Liberazione di San Pietro” sono certa che sei rimasto a bocca aperta e col naso all’insù per un bel po’ di tempo.
Per me è stato così e ho pensato, davanti a quei capolavori, che davvero tutti dovrebbero vedere le Stanze di Raffaello almeno una volta nella vita.
In questo post trovale 5 cose da sapere sulle opere più belle e importanti di Raffaello e scoprirai come visitarle.
Le Stanze di Raffaello
1. QUANTE SONO LE STANZE DI RAFFAELLO E DOVE SI TROVANO
Le Stanze di Raffaello sono in realtà le Stanze dell’appartamento di Giulio II in Vaticano, ma sono state chiamate con il nome dell’artista che le ha realizzate subito dopo la sua morte improvvisa, nel 1520.
Si tratta di cinque stanze, commissionate da Papa Giulio II, che riunivano gli uffici e la corte papale.
Restano attualmente solo quattro stanze, dato che la quinta fu modificata, a metà del XVI secolo, con la sostituzione degli affreschi decorativi
Le Stanze di Raffaello si trovano all’interno dei Musei Vaticani quindi, per poterle ammirare, è necessario attraversare quasi tutte le sezioni di questo luogo ricco di capolavori e arrivare quasi alla fine della visita.
Poco prima della Cappella Sistina ti troverai davanti alle opere più importanti di Raffaello.
2. STANZE DI RAFFAELLO: LA STANZA DELLA SEGANTURA
La prima Stanza realizzata da Raffaello è la Stanza della Segnatura, che custodisce gli affreschi più famosi dell’artista.
Questa era una stanza privata del Papa e gli affreschi, eseguiti tra il 1508 e il 1511, sono una celebrazione della Verità, la Ragione e la Bellezza.
La Scuola di Atene è probabilmente l’affresco più famoso in cui Raffaello inserisce i più importanti filosofi e pensatori dell’antichità, tra cui si riconoscono Platone, al centro, Aristotele e molto altri.
Il filosofo Eraclito ha il volto di Michelangelo Buonarroti, che nel periodo in cui veniva realizzato l’affresco era impegnato nella decorazione della Cappella Sistina, mentre Raffaello appare, con il suo berretto nero, in un autoritratto all’estrema destra.
3. STANZE DI RAFFAELLO: LA STANZA DI ELIODORO
La Stanza di Eliodoro era originariamente destinata alle udienze private del Papa e Raffaello si occupò degli affreschi subito dopo aver eseguito quelli della stanza della Segnatura.
L’artista lavorò a questa stanza dal 1511 al 1514, celebrando la protezione di Dio sulla Chiesa. Per questo Raffaello ha affrescato la Stanza con alcune scene tratte da eventi storici come ad esempio la Cacciata di Eliodoro, da cui la Stanza prende il nome.
Si tratta, infatti, dell’episodio tratto dal libro biblico dei Maccabei che narra la vicenda di Eliodoro, inviato dal re di Siria a impossessarsi del tesoro del Tempio di Gerusalemme. L’impresa, però, fallisce poiché Dio invia un cavaliere con due giovani che percuotono e cacciano Eliodoro.
Il Papa, committente dell’opera, si fa rappresentare come testimone della scena.
4. STANZE DI RAFFAELLO: LA STANZA DELL’INCENDIO
Questa Stanza fu usata inizialmente per le riunioni del tribunale della Santa Sede, presieduto dal Papa. Per questo motivo gli affreschi della volta, commissionato a Perugino nel 1508, rappresentano la Santissima Trinità e Dio e Cristo come simboli e riferimenti per chi cerca Misericordia e Giustizia.
Successivamente la Stanza diventò una sala da pranzo e Raffaello fu incaricato di affrescare le pareti con scene tratte dalle vite dei papi Leone III e Leone IV, predecessori di Leone X cui si ispira per le sue ambizioni politiche.
La scena dell’Incendio di Borgo dà il nome alla Stanza.
Si tratta del racconto dell’incendio che divampò nell’847 davanti alla Basilica di San Pietro e che stava per distruggere l’intero quartiere.
In quell’occasione Leone IV (Papa dall’847 all’855) spense il fuoco con le sue benedizioni, salvando il popolo e la chiesa.
5. STANZE DI RAFFAELLO: LA SALA DI COSTANTINO
La Sala di Costantino era il luogo dei banchetti e delle cerimonie.
Raffaello riceve l’incarico nel 1519 ma non potrà vedere completata l’opera perchè muore l’anno successivo (il 6 aprile 1520) e la Sala fu completata dai suoi allievi.
Raffaello aveva creato un progetto pittorico dedicato all’Imperatore Costantino, che concesse alla religione cristiana la libertà di culto. Le pareti, infatti, raffigurano i quattro episodi della vita dell’Imperatore e del trionfo della religione cristiana: la “Visione della Croce”, la “Battaglia di Costantino contro Massenzio”, il “Battesimo di Costantino” e la “Donazione di Roma”.
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