VENERE BOTTICELLI: 5 COSE DA SAPERE
Per la rappresentazione della sua Venere Botticelli prende ispirazione dai versi del poeta Angelo Poliziano, in cui è descritta la nascita della dea dell’Amore e il suo approdo all’isola di Cipro con questi versi:
una donzella
non con umanità volto
da zefiri lascivi spinta a proda
gir sopra un nicchio – (da le “Stanze per la giostra”)
Già Ovidio aveva narrato, nelle Metamorfosi, il mito della nascita di Venere, generata dalla schiuma del mare davanti all’isola di Cipro.
Per realizzare la nascita di Venere Botticelli si ispira proprio alla mitologia e alla letteratura classica, creando uno dei più grandi capolavori conservati a Firenze.
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1. VENERE BOTTICELLI: LE DATE E IL COMMITTENTE
Per creare la Nascita di Venere Botticelli impiega due anni, dal 1483 al 1485.
Il committente dell’opera era Lorenzo di Pierfrancesco de’ Medici, cugino di Lorenzo il Magnifico, che era anche la stessa persona che aveva commissionato a Botticelli la Primavera qualche anno prima (databile infatti al 1482 circa).
2. VENERE BOTTICELLI: DESCRIZIONE E PERSONAGGI
La protagonista dell’opera è la dea Venere, che Botticelli mette al centro della tela e sopra una conchiglia.
La dea tenta di coprirsi con le mani, mentre i venti Aura e Zefiro la spingono con il loro soffio a riva, dove l’aspetta una ragazza (forse una delle figure mitologiche dette Ore) con un mantello per coprirla.
In quest’opera tutto è simbolico, dai fiordalisi che decorano la veste della ragazza che attende Venere sulla spiaggia, alla pioggia di rose che cade dal cielo.
Si tratta di elementi tratti dalla mitologia oppure di simboli che identificano i personaggi presenti.
Ad esempio, l’anemone azzurro sulla spiaggia e vicino ai piedi della ragazza vestita fanno ritenere che questa sia la rappresentazione dell’Ora della Primavera.
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3. VENERE BOTTICELLI: SIGNIFICATO
La “Nascita di Venere” di Botticelli, insieme all’altrettanto famosa “Primavera”, è una delle allegorie profane più importanti per comprendere il clima culturale della Firenze di Lorenzo il Magnifico, che riuniva presso la sua corte i poeti, gli intellettuali e gli artisti più importanti del Rinascimento.
Nella Venere Botticelli inserisce i riferimenti alla famosa opera poetica di Angelo Poliziano (che ho citato all’inizio del post), che era il poeta più importante della corte medicea, ma riassume i concetti fondamentali del Neoplatonismo, la corrente filosofica che cercò di trovare un punto d’incontro tra il l’eredità culturale greco-romana e il messaggio cristiano.
La Venere di Botticelli rappresenta quindi un’ideale di bellezza e perfezione, che attraverso la rappresentazione del corpo e la proporzione di ogni elemento diventa il massimo esempio dell’armonia del Creato.
4. CHI E’ LA VENERE DI BOTTICELLI
Per realizzare la sua Venere Botticelli ha usato certamente una modella, come facevano tutti gli artisti del tempo, ma in questo caso alcuni studiosi hanno ipotizzato che la modella sia stata Simonetta Vespucci.
Si trattava di una donna bellissima, a cui probabilmente Botticelli era legato da un sentimento profondo.
Per conoscere tutti gli aspetti della loro storia ti consiglio id leggere il post che dedicato alla Musa di Botticelli, dove troverai alcune curiosità legate alla vita dell’artista.
5. DOVE SI TROVA lA VENERE DI BOTTICELLI
La Venere di Botticelli si trova dal 1815 presso la Galleria degli Uffizi di Firenze, anzi è uno dei capolavori più importanti del museo e infatti l’avevo inserita nella lista delle opere da non perdere agli Uffizi.
Prima del 1815 la Venere di Botticelli si trovava presso Villa di Castello, la residenza di campagna della famiglia Medici, dove rimase fino al 1761 circa, per poi essere trasferita.
Non è possibile ricostruire con esattezza quali siano state tutte le sue destinazioni, ma sicuramente ad un certo punto arriva a Palazzo Pitti, per poi essere trasferita definitivamente agli Uffizi.
Se vuoi vedere la Venere di Botticelli leggi il post con tutte le informazioni per prenotare i biglietti degli Uffizi e saltare la fila all’ingresso.
“The Beauty comes, and had I tongues of fire
So many songs did Beauty e’er inspire…”
Propio come la donna di questo quadro, mi sono sentita per molti anni mentre facevo la modella di nudo artistico.
Wow, non ho mai conosciuto una modella di nudo artistico. Riuscivi a vedere le opere di chi ti ritraeva?