La Visitazione di Pontormo è un capolavoro che, nel corso dei secoli, ha catturato l’immaginazione di generazioni di amanti dell’arte. In questo post ci addentreremo in questa affascinante opera, esplorando la sua creazione, il suo significato e il suo impatto sulla storia dell’arte.
La Visitazione di Pontormo: descrizione e curiosità
La Visitazione di Pontormo, dipinta tra il 1528 e il 1529, rappresenta uno dei momenti più significativi nella carriera e nella vita di Pontormo e un punto di riferimento nell’evoluzione dell’arte rinascimentale. Quest’opera straordinaria è molto più di un semplice dipinto religioso poiché si tratta di un affresco ricco di emozioni e con un’interpretazione innovativa di un tema classico.
L’opera di Pontormo è è strettamente legata ad una serie di eventi e cambiamenti culturali che caratterizzarono la Firenze rinascimentale. Nel dipingere la Visitazione, l’artista abbandonò le tradizionali convenzioni artistiche dell’epoca, come la prospettiva e la composizione ordinata, per abbracciare una rappresentazione più emozionale della scena.
I personaggi nell’opera sembrano danzare in un’atmosfera di estasi spirituale, riflettendo l’interiorità e l’emozione dei protagonisti, Maria ed Elisabetta, durante l’incontro.
Inoltre, la Visitazione è un’opera che riflette il desiderio dell’artista di sperimentare con nuove tecniche e stili. Pontormo utilizzò una tavolozza audace e dai colori vibranti, creando un’atmosfera quasi onirica che sfidava le convenzioni dell’arte religiosa dell’epoca.
DESCRIZIONE DELLA VISITAZIONE DI PONTORMO
Lo sfondo appare irreale, soprattutto se si paragonano le dimensione delle figure in primo piano con quelle che appaiono in secondo piano e che quasi spariscono alla vista dell’osservatore.
Per la realizzazione di quest’opera sembra che Pontormo si sia ispirato all’incisione delle “Quattro donne” di Dürer, che l’artista italiano ben conosceva.
Maria ed Elisabetta sono rappresentate di profilo e nell’atto di abbracciarsi, mentre le altre due figure sono ritratte di fonte, come testimoni della scena. Maria ed Elisabetta si guardano, mentre le altre due figure osservano noi e quindi puntano lo sguardo fuori dalla scena e al di fuori dell’opera.
Maria ed Elisabetta hanno i volti dolci e distesi ma, mentre Elisabetta appare anziana ma con delle linee addolcite dall’inaspettata gravidanza, Maria appare giovane, bella e radiosa.
Il bilanciamento dei colori e il gioco tra luci ed ombre denota una tecnica raffinatissima.
Pontormo dipingeva con velature leggere su una preparazione di base molto chiara per accentuare la trasparenza del colore. Un metodo che risaliva addirittura all’arte del Trecento fiorentino. Tuttavia i colori squillanti evidenziano come Pontormo conoscesse molto bene la pittura tedesca del Quattrocento, cromaticamente spregiudicata.
CURIOSITÀ SULLA VISITAZIONE DEL PONTORMO
La Visitazione è spesso considerata uno dei capolavori del Manierismo, che si sviluppò nel tardo Rinascimento. Questo stile si caratterizzava per una maggiore enfasi sulla forma e l’emozione, rispetto alla prospettiva e alla precisione anatomica. L’approccio innovativo di Pontormo alla composizione e al colore ha influenzato molti artisti successivi. Ad esempio, Rosso Fiorentino, uno dei suoi contemporanei, fu notevolmente influenzato dalla Visitazione nel suo lavoro successivo.
Il punto centrale della Visitazione del Pontormo è costituito dallo sguardo d’intesa tra Maria ed Elisabetta. Un istante senza tempo che Pontormo ha colto e che ha colpito anche un artista contemporaneo come Bill Viola.
Proprio Bill Viola, alla Biennale di Venezia del 1995, ha dedicato alla Visitazione di Pontormo un’opera dal titolo “The Greeting” (L’incontro). Un video che riprende una scena analoga con un tempo estremamente rallentato. La stessa opera è stata riproposta a Palazzo Strozzi insieme all’opera di Pontormo.
Nel corso dei secoli, l’opera ha subito diversi spostamenti e trasferimenti. Durante la Seconda Guerra Mondiale, fu addirittura nascosta in un monastero per proteggerla dai bombardamenti. Attualmente la Visitazione di Pontormo è stata trasferita presso Palazzo Pretorio di Prato, uno spostamento temporaneo e dettato da ragioni di sicurezza.