VITA E OPERE DI EDWARD HOPPER
Vita e opere di Edward Hopper. Edward Hopper nasce a Nyack, una piccola cittadina sul fiume Hudson, il 22 luglio 1882 e nella sua lunga carriera ha creato un’immagine dell’America fatta di luoghi anonimi, di città silenziose, di bar desolati, case sperdute nel nulla e uomini e donne soli.
Studia alla School of Art di New York e completa la sua formazione con alcuni viaggi in Europa tra il 1905 e il 1910.
Tornato negli Stati Uniti inizia a lavorare come illustratore per le riviste e la pubblicità, lavoro che odiava e che criticò nelle sue opere mature.
L’opera Gas (Benzina) dipinto negli anni ’40, quando ormai Hopper era un‘artista famoso è il rovesciamento della logica dell’immagine pubblicitaria.
Il benzinaio è solo e nessuna automobile è ferma al distributore, mentre il bosco non sembra essere un luogo rassicurante.
Verso il 1915 abbandona la pittura per dedicarsi all’incisione, sperimentando tutti i temi tipici del suo lavoro: la solitudine nella metropoli e le persone viste in un momento quotidiano e banale.
Nel 1923 conosce l’artista Josephine Nivison, che diventerà sua moglie e sarà la modella per tutti i soggetti femminili delle sue opere.
L’opera in cui la sua fisionomia è davvero corrispondente ai tratti reali è Morning Sun (Sole di mattina), mentre la camicia da notte rosa che indossa è la stessa dei dipinti City Sunlight (Sole in città) e Summer-in the city (Estate in città).
Il successo arriva dopo aver superato i quarant’anni e in seguito a due mostre, una di acquerelli (nel 1924) e una di dipinti (1927), che gli permettono di dedicarsi completamente alla pittura.
Nel 1926 il collezionista Stephen Clark acquista House by the Railroad (La casa sulla ferrovia), che sarà il primo dipinto di Hopper ad entrare nella collezione del Museum of Modern Art di New York.
Lo stile di Hopper è composto da una struttura geometrica in cui le figure sono immerse in uno spazio essenziale.
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Nel 1942 dipinge Nightwalks (Nottambuli) che forse è il suo quadro più famoso e quello maggiormente replicato.
L’opera è una sintesi perfetta dell’arte di Edward Hopper, perché contiene una scena di vita quotidiana all’interno di una grande città americana di notte. I personaggi rappresentati non comunicano e la luce artificiale amplifica il senso di solitudine che pervade la scena.
I dipinti di Hopper hanno la capacità di raccontare storie quasi senza possedere elementi, scatenando nell’immaginario di chi osserva la costruzione di scenari possibili che hanno preceduto quell’immagine oppure che seguiranno ad essa.
Edward Hopper è stato il primo artista americano che ha guardato la banalità della vita e l’ha resa capolavoro.
Muore nel 1967 dopo aver attraversato i grandi cambiamenti dell’arte e aver vissuto lo spostamento del baricentro dell’arte dall’Europa agli Stati Uniti, grazie all’affermarsi dell’espressionismo astratto di Jackson Pollock.
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grazie!
Grazie a te Elisabetta, che apprezzi sempre i miei post 😉
OOOh anche i riferimenti fotografici: grazie!
Grazie a te Franco per aver letto il post e lasciato un commento 😉