Palazzo Reale, Milano. Leonardo da Vinci è sicuramente l’artista italiano più famoso al mondo, le cui opere godono di una straordinaria fortuna e notorietà. Basti pensare al fatto che la Gioconda è il capolavoro che tutti desiderano ammirare quando si recano al Louvre di Parigi, oppure è sufficiente ricordare quanti siano i romanzi ed i film che citano, si ispirano o contengono qualche riferimento ai capolavori di Leonardo o alla sua vita.
Leonardo da Vinci è stato un artista con un’attività poliedrica e diffusa in ogni campo del sapere umano e non poteva non essere il protagonista della proposta culturale di punta all’interno degli eventi di Expo 2015.
Nel giorno dell’anniversario della sua nascita (15 aprile) è stata inaugurata la più grande mostra mai realizzata in Italia sul genio di Leonardo e in questo post vi spiego perché ci sono almeno due buoni motivi per andare a Milano per vedere questa mostra.
Leonardo da Vinci è il simbolo della storia del pensiero creativo italiano e già solo per questo fatto merita di essere un’autentico rappresentante del nostro paese, ma è stato anche in grado di coniugare arte, ricerca scientifica e competenza artigianale realizzando capolavori ineguagliabili.
La mostra che è ospitata nelle sale di Palazzo Reale raccoglie oltre 200 opere, provenienti da un centinaio di istituzioni di tutto il mondo e descrivono il percorso di un artista che a Milano ha trovato l’ambiente perfetto per esprimersi al meglio.
La mostra è suddivisa in dodici sezioni, che affrontano i temi centrali della sua carriera artistica e sottolineano alcune costanti della sua visione artistica e scientifica. Questa non è una mostra con una carrellata ininterrotta di capolavori, ma un viaggio nel continuo intrecciarsi di interessi e ispirazioni nella vita di Leonardo, che sembra non aver smesso mai di osservare la natura ed i suoi fenomeni per capire e dare un ordine al mondo.
Per conoscere il percorso espositivo di ogni sala basta iscriversi alla Newsletter e richiedere l’invio (gratuito) della guida alla mostra, che vi stupirà per almeno due motivi.
IL PRIMO. Poteva essere facile nella mostra evento che anticipa l’apertura di Expo 2015 realizzare una mostra con i maggiori capolavori di Leonardo sparsi nel mondo e che in questa occasione potevano essere riuniti a Milano. Invece, si è scelto di osservare il suo lavoro senza celebrazioni eccessive e senza mitizzarlo.
IL SECONDO. Sarebbe stato semplice ricostruire la vita di Leonardo e presentare in ordine cronologico i suoi successi, i suoi esperimenti, le sue creazioni fantasiose come se fosse un genio assoluto. Invece, i due curatori hanno scelto di raccontare l’artista senza banalizzazioni, ma con un percorso espositivo che presenta nelle varie sezioni opere autografe di Leonardo e introdotte dalle opere dei suoi predecessori, evidenziando che nessun artista, seppur geniale, e quindi neppure Leonardo nasce e crea le sue opere da solo.
Il contributo dato da Leonardo da Vinci all’arte, alla scienza e alla tecnica è sicuramente incredibile, ma forse non sarebbe stato lo stesso senza le opere del Ghirlandaio, di Botticelli, di Antonello da Messina, di Bramante, di Verrocchio e di tutti i grandi artisti italiani, che nelle varie discipline artistiche hanno dato il meglio.
Vi lascio le immagini più belle della mostra e sono curiosa di leggere i vostri commenti e soprattutto di conoscere la vostra opinione e se andrete a vedere la mostra 😉
INFO
Leonardo da Vinci 1452-1519 – Il disegno del mondo
Palazzo Reale
Piazza Duomo, 12 – 20121 Milano
Dal 16 aprile al 19 luglio 2015
La mostra è coprodotta da Comune di Milano e SKIRA, con il sostegno di Bank of America Merrill Lynch.
LINK
Sito ufficiale della mostra – www.mostraleonardodavinci.it
Esiste una piccola possibilità, ma non nulla, che la principale opera di Leonardo in mostra, non sia a Milano ma a Torino, non l’Autoritratto ma la Sindone. I geni tendono ad operare in modo simile e ad avere un volto somigliante. Se la Sindone è “autentica”, allora è un “autoritratto” di nostro Signore Gesù, paragonabile ai capolavori del Rinascimento. Se non è lo è, ed è fatta da mani d’uomo, potrebbe essere un ritratto veritiero di Gesù (volto) eseguito da Leonardo da Vinci che ne sarebbe il modello. L’autoritratto di Leonardo somiglia al volto sindonico. Ritraendo se stesso avrebbe ottenuto il volto del Salvatore. L’immagine della ferita al costato della Sindone ingrandita ricorda il guerriero centrale urlante della Battaglia di Anghiari di Leonardo. E il volto di profilo presente nell’immagine delle ferite ai piedi, sarebbe il ritratto dell’autore, come si usava nei quadri rinascimentali, ove l’artista si inseriva nelle opere che realizzava. Come nell’Adorazione dei Magi dove Leonardo si ritrasse sulla destra mentre si allontanava da Firenze per andare a Milano. Le mani apparentemente di lunghezza diversa dell’uomo sindonico, ricordano quelle anormalmente lunghe delle Dama con l’ermellino di Leonardo. In entrambi i casi il volto sindonico sarebbe veritiero riguardo Gesù di Nazaret. Cfr. Ebook. Tre uomini un volto: Gesù, Leonardo e Michelangelo. Grazie.