CHI E’ DAMIEN HIRST
Damien Hirst è il cattivo ragazzo dell’arte contemporanea, protagonista di mostre che fanno scalpore oppure che stupiscono (come ha fatto nella mostra di Venezia “Treasures from the Wreck of the Unbelievable” di cui ho pubblicato le immagini).
Nato a Bristol nel 1965, studia arte al Goldsmith College di Londra e, proprio mentre era ancora uno studente, nel 1988 organizza “Freeze”, una mostra collettiva che è stata il trampolino di lancio della sua carriera e di un’intera generazione di artisti chiamati Young British Artists (o YBAs).
A partire dalla fine degli anni ’80 del Novecento, Damien Hirst realizza installazioni, sculture, dipinti e disegni che indagano le relazioni tra arte, scienza, vita e morte.
Nel 1995 vince il prestigioso Turner Prize con Mother and Child Divided. una scultura composta da quattro serbatoi con pareti in vetro, contenenti le due metà di una mucca e di un vitello conservati in una soluzione di formaldeide.
Con quest’opera s’impone sulla scena internazionale perché sovverte una delle più antiche icone dell’arte cristiana occidentale, La Madre e il Bambino, il fulcro tradizionale della devozione cattolica.
Invece della gioiosa unità della madre e del bambino, Hirst presenta una madre e un bambino per sempre separati l’uno dall’altro, ma anche fatalmente separati essi stessi.
In realtà tutta l’opera di Damien Hirst è costituita da una sfida che l’artista lancia a chi osserva, costringendo a riflettere su un aspetto della vita che l’uomo dalla seconda metà del Novecento ha tentato di dimenticare: la morte e la vita che scorre.
In un tempo in cui l’essere umano è più occupato a pensare al presente Damien Hirst ci dice che il destino dell’uomo è la morte e il disfacimento del corpo, nonostante i nostri sforzi per evitarlo.
Il suo messaggio però non è triste e cupo, anzi mescola la vita e la morte, teschi tempestati di diamanti e insetti colorati.
La morte e la vita, il dolore e la gioia, realtà e finzione.
La bellezza, e l’importanza, delle sue opere è data dal fatto che riesce a tirare fuori anche da un teschio la vita, invitando tutti quanti a lavorare di fantasia e l’ultima mostra di Damien Hirst a Venezia è proprio il trionfo della sua poetica.
Se volete vedere quali sono le immagini e i temi su cui lavora Damien Hirst basta vedere il video che lo stesso artista ha realizzato per la canzone dei Blur “Country House”.
La gioia, la vita, la morte e le ossessioni dell’uomo moderno.
“Ci [sono] quattro cose importanti nella vita: religione, amore, arte e scienza.
Al loro meglio, sono tutti strumenti utili solamente a trovare un percorso attraverso l’oscurità. Nessuno di loro funziona davvero bene, ma aiutano.
Di tutti loro, la scienza sembra essere quella giusta attualmente. Come la religione, fornisce il barlume della speranza che forse andrà bene alla fine … “ – Damien Hirst
Affascinante e dissacrante.
Comunica una vitalità prorompente