Mostra Boccioni a Milano, ecco la mia esperienza
Nella ricorrenza del primo centenario della morte di Umberto Boccioni, Milano presenta una mostra che ripercorre, in modo nuovo e originale, il percorso artistico di uno dei principali artisti del Novecento.
Ho partecipato ad una visita riservata, proprio qualche ora prima dell’inaugurazione ufficiale, attraversando le sale di Palazzo Reale ancora deserte, ma dove le opere di Boccioni erano già pronte ad accogliere tutte le persone che già erano in fila in attesa di entrare. La Mostra di Boccioni si apre.
Le opere di Boccioni
Riguardo la Mostra Boccioni a Milano avevo scritto che le opere esposte erano 250, in realtà sono quasi 280 tra disegni, sculture, dipinti, fotografie, incisioni, libri, riviste e documenti.
Si tratta di una mostra ricca di novità, quindi non ci troverete una carrellata di opere famose e che amo in modo speciale come Rissa in galleria, di cui avevo già scritto e che potete andare a vedere alla Pinacoteca di Brera.
L’Atlante della Memoria: ispirazioni e documenti inediti
Il percorso espositivo presenta per la prima volta documenti inediti e offre la possibilità di compiere un viaggio attraverso le ispirazioni visive, che hanno contribuito alla formazione e all’evoluzione dello stile di Umberto Boccioni.
Tutto, nella mostra di Milano, ruota attorno ad un gruppo di documenti, detto Atlante della Memoria, raccolti da Boccioni stesso e ritrovati recentemente.
In questo Atlante l’artista ha conservato cartoline, disegni e tutto quanto avesse catturato il suo interesse, realizzando una sorta di libro per immagini, che sintetizza i suoi percorsi creativi e i suoi interessi.
Formazione e Futurismo: le sezioni della mostra di Boccioni
La mostra di Boccioni a Milano è suddivisa in due grandi sezioni: Formazione e Futurismo.
Nella prima si trovano i diari di Boccioni, redatti tra il 1907 e il 1908, insieme alle prime opere e di quelle dei suoi maestri.
Un percorso cronologico sulle sue frequentazioni e le sue influenze: Segantini, Previati, il divisionismo e soprattutto l’arte classica e rinascimentale.
Nella seconda invece, s’indaga la sua adesione al Futurismo e l’applicazione dei principi teorici che si trovano nei documenti del movimento, che contribuì a scrivere.
Questa parte della mostra è, probabilmente, la più affascinante perché qui si trovano le opere in cui Boccioni rappresenta la città di Milano in trasformazione e dove descrive l’uomo moderno, l’entusiasmo per la velocità e dove i dipinti e le sculture sono uno studio sul movimento e sul dinamismo.
La mini-guida della mostra di Boccioni
Ho già segnalato questa tra le più importanti mostre da vedere ad aprile 2016 e credo rimarrà tale fino alla sua conclusione, prevista il 10 luglio 2016.
Per questo la mini-guida, che tutti gli iscritti ricevono gratuitamente ogni mese, ad aprile 2016 è dedicata alla mostra di Boccioni a Milano.
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