NOTTE STELLATA, VAN GOGH: PERCHE’ VAN GOGH L’HA DIPINTA, COSA RAPPRESENTA, DOVE VEDERLA
Nella sua Notte Stellata Van Gogh rappresenta la più visionaria notte della storia dell’arte.
Prima di questo dipinto la notte non era mai stata così intensa!
Si tratta di uno dei dipinti più famosi di Van Gogh e in cui il buio è illuminato da bagliori violenti e da una energia cosmica che sembra non avere pace.
Van Gogh fa parte dei quel gruppo di artisti del periodo del post-impressionismo, in cui la rappresentazione della realtà non è più così importante.
Anche voi siete attratti da questa notte misteriosa oppure vi sentite turbati da questo cielo?
Perché Van Gogh ha dipinto la Notte Stellata, cosa rappresenta e dove bisogna andare a vederla
Come tutte le opere di Van Gogh, Notte Stellata è come una visione e riesce a stento a trattenere l’energia delle pennellate.
Perché Van Gogh ha dipinto la Notte Stellata
Quando Van Gogh realizza Notte Stellata si trovava già da qualche settimana ricoverato nell’Istituto psichiatrico di Saint-Rémy.
Era il 1889 ed era stato ricoverato dopo un esaurimento nervoso, ma qui poteva dipingere all’aperto e può quindi realizzare uno dei suoi capolavori.
Van Gogh scrisse al fratello:
“Ho un terribile bisogno della religione. Allora esco di notte per dipingere le stelle”.
Il cielo, la natura, la notte stellata colmano il suo desiderio d’infinito.
Non dobbiamo pensare però che la pazzia di Van Gogh lo portasse a dipingere di getto, è documentato infatti il suo studio accurato della composizione dell’opera.
Era normale per lui preparare dei bozzetti e dei disegni preparatori, per verificare la composizione e quale dovesse essere il modo di stendere il colore.
Cosa rappresenta la Notte Stellata di Van Gogh
Nella Notte Stellata Van Gogh pone al centro del dipinto una piccola chiesa che ricorda quelle olandesi del suo paese d’origine, sulla sinistra colloca in primo piano un cipresso, mentre il paesino e il cielo ondulato con le sfere luminose sembrano fondersi l’uno nell’altro.
Il pianeta Venere è rappresentato come la stella più luminosa in questo cielo e alla fine di maggio e ai primi di giugno 1889 era effettivamente al massimo di luminosità, quindi veramente Van Gogh ha osservato la realtà che aveva davanti per creare questo dipinto.
Il cielo, le stelle, la luna sono collegati da un movimento che ci da l’impressione di trovarci in un vortice e il senso di vertigine è forte.
Nella notte stellata Van Gogh rappresenta la sua vita tormentata e anche i colori che ha scelto servono a sottolineare le sue sensazioni.
“Il verde malachite che spezza il cuore o il verde più cupo delle terribili passioni dell’umanità” – Van Gogh
Questo dipinto è considerata l’opera che anticipa l’Espressionismo astratto e a me piace pensare che Van Gogh, un po’ pazzo e un po’ eccentrico, abbia dipinto una tela mettendoci tutte le sue sensazioni e i suoi pensieri. Mi pace pensare che il suo modo di dipingere sia stato così semplice da essere ancora oggi comprensibile a noi che lo ammiriamo.
Non servono studi approfonditi di storia dell’arte per comprendere un capolavoro e la Notte Stellata di Van Gogh è una di quelle opere davanti alla quale nessuno può rimanere indifferente.
E voi, cosa pensate quando vi trovate davanti alla Notte Stellata di Van Gogh?
Dove si trova la Notte Stellata di Van Gogh
La Notte Stellata di Van Gogh si trova al Museum of Modern Art di New York e per ammirarla basta prenotare il biglietti d’ingresso al Museo.
Tutte le informazioni e i dettagli li trovi nel post MoMA New York biglietti oppure puoi scegliere tra le tante esperienze da fare al MoMA.
PER SAPERNE DI PIÙ SU VAN GOGH TI CONSIGLIO:
- di consultare la lista con i libri da leggere e i film da vedere su Van Gogh e scegliere da dove iniziare per immergerti nel mondo dell’artista olandese;
- di acquistare una t.shirt, una felpa o a cena una sciarpa con i girasoli di van Gogh per sentirsi addosso sempre i colori e la magia delle sue opere.
- di leggere anche Follia? Vita di Vincent van Gogh – Noi non sappiamo davvero chi fosse Van Gogh, benché questo pittore-genio sia tra i più celebri, tra i più visti e immaginati, oggetto di un culto collettivo indiscutibile e il più costoso sul mercato. Ma il libro di Giordano Bruno Guerri ci dà la possibilità di addentrarci fra i suoi segreti, di esistenza e di pensiero.
For the past seventeen years I’ve had vestibular migraine—it’s a migraine variant. That means vertigo, which likely has as many presentations as strokes in that painting. Starry Night has always spoken to me, so I found the vertigo connection interesting.
There’s an order to Starry Nights that doesn’t come with vertigo. That painting isn’t chaos. Maybe chronic vertigo took Van Gogh to the edges of his mind, maybe he flew (or fled) there in the suffering storms of vertigo, but I don’t see vertigo in the painting. I see order, however fluid.
The works of Van Gogh can only be understood by reading the letters he wrote to his brother Theo.
There is certainly a part related to his mental distress but the artistic research of Van Gogh has been a long time and “Starry Night” is one of the highest points of his style.
I enjoyed your article and insights.
Thanks 😀
Anch’io sono stato stregato dalla Notte stellata e la sensazione si ripete ogni volta che alzo gli occhi al cielo, soprattutto d’estate, con percezione variabile e più o meno intensa… Per questo ho voluto rendere omaggio a Kant e a Van Gogh dipingendo la mia notte stellata.
Cielo stellato – olio su tela cm. 30×60 con cornice dipinta cm, 36×66 n. 543 anno 2022
https://www.silvanocrespi.it/index.php?view=detail&id=619&option=com_joomgallery&Itemid=168#joomimg
Grazie per questo commento 🙂