LE OPERE DI ANSELM KIEFER DA CONOSCERE
La grandiosa quantità di opere di Anselm Kiefer rappresenta un microcosmo della memoria collettiva che contiene al suo interno una vasta gamma di allusioni culturali, letterarie e filosofiche: dal Vecchio e Nuovo Testamento, al misticismo della Cabala, alla mitologia nordica e il ciclo dei Ring di Wagner, alla poesia di Ingeborg Bachmann e Paul Celan.
Nato durante gli ultimi mesi della Seconda Guerra Mondiale, Kiefer riflette sull’identità e la storia della Germania del Dopoguerra, alle prese con la mitologia nazionale del Terzo Reich.
Fondendo arte e letteratura, pittura e scultura, le opere di Anselm Kiefer coinvolgono i complessi eventi della storia e le saghe primordiali della vita, della morte e del cosmo. Il suo repertorio di immagini è parallelo solo all’ampiezza delle tecniche presenti nel suo lavoro.
Opere Anselm Kiefer
Nato nel 1945 a Donaueschingen, in Germania, Kiefer ha studiato diritto e lingue romanze all’Università di Friburgo prima di dedicarsi interamente all’arte e frequentare le accademie d’arte nella stessa città e a Karlsruhe (1966–69).
Le prime opere di Anselm Kiefer riflettono l’identità, la cultura e la storia della Germania del secondo dopoguerra. I riferimenti principali includono l’Anello del Nibelungo di Wagner, il Faust di Goethe, così come citazioni bibliche e il misticismo ebraico.
Nelle opere tra gli anni Sessanta e Settanta del Novecento l’artista utilizza materiali simbolici come la paglia, le piante, il piombo e la stoffa.
Anselm Kiefer si è imposto sulla scena artistica tedesca nel 1969 con una serie molto controversa di opere dedicate alla storia della Seconda guerra mondiale, capaci di risvegliare la Germania dall’amnesia collettiva della guerra.
Da quel momento le opere di Anselm Kiefer esprimono il rifiuto per il limite, non solo nella sua monumentalità e nella potenza della sua materialità, ma anche nell’infinita ricchezza di risorse con le quali analizza le profondità della memoria e del passato.
Appassionato lettore, Anselm Kiefer integra le sue opere con riferimenti letterari e poetici.
Il suo lavoro diventa, nel tempo, un’ampia e profonda esplorazione della memoria collettiva, della storia e del mito, che comprende pittura, incisione, fotografia, scultura, libri d’artista e opere su carta.
Dopo aver lavorato a Buchen, nell’Odenwald, tra il 1971 e il 1992, Kiefer si trasferisce in Francia.
Nel 1993 installa il proprio studio in una ex fabbrica di seta a Barjac, nel sud del Paese, e dal 2007 lavora anche in uno studio a Croissy, vicino a Parigi.
La metà degli anni Novanta ha segnato un cambiamento nella produzione delle sue opere.
I lunghi viaggi in Asia, America e Africa hanno favorito l’interesse per lo scambio di pensiero tra il mondo orientale e quello occidentale.
La scoperta di Robert Fludd, filosofo e cosmologo inglese del XVII secolo, lo ha portato a introdurre nel proprio lavoro temi riguardanti la relazione tra il macrocosmo e il microcosmo.
Nel 2011 Kiefer pubblica il libro L’arte sopravvivrà alle sue rovine, una preziosa raccolta delle lezioni tenute al College de France tra il 2010 e il 2011, quando occupava la cattedra di Creazione artistica.
Kiefer attinge alla letteratura, alla poesia, alla filosofia e ai suoi ricordi personali, nel tentativo di districare e rivelare il processo di sedimentazione e rielaborazione dei temi che circolano, si incrociano e si aggregano per formare la costellazione della sua arte.
Queste lezioni gettano luce sulla dimensione universale di un artista, la cui opera è attraversata dalla storia, dal mito, dalla religione, dal misticismo ebraico, dalle donne, dalla poesia. Una raccolta di scritti importanti per la comprensione del suo lavoro.
Durante gli anni della sua attività a Barjac, nel terreno che circonda lo studio Kiefer ha scavato una rete di tunnel e cripte sotterranee che collegano i numerosi padiglioni costruiti all’aperto, dove sono collocate le sue installazioni.
Nel 2021 questa proprietà-studio è diventata parte della Eschaton—Anselm Kiefer Foundation, che aprirà al pubblico nel corso del 2022.
“Soltanto nell’arte ho fede, e senza di essa sono perduto. Non riuscirei a vivere senza poesie e senza quadri, non solo perché non so fare nient’altro, perché non ho imparato nient’altro, ma per ragioni quasi ontologiche. Perché diffido della realtà, pur sapendo che, a modo loro, anche le opere d’arte sono un’illusione.” – A. Kiefer
LA MOSTRA CON LE OPERE DI ANSELM KIEFER A VENEZIA
Anselm Kiefer espone una serie di nuove opere nella Sala dello Scrutinio e nella Sala della Quarantia Civil Nova di Palazzo Ducale a Venezia in occasione della 59a Biennale d’Arte.
ANSELM KIEFER
Questi scritti, quando verranno bruciati, daranno finalmente un po’ di luce
26 marzo – 29 ottobre 2022
Palazzo Ducale, Sala dello Scrutinio, Venezia
Biglietti
L’ingresso alla mostra è incluso nel biglietto di Palazzo Ducale.
Kiefer è stato invitato dalla Fondazione Musei Civici di Venezia (MUVE) a presentare un’installazione di dipinti site-specific che dialogano con uno degli spazi più importanti di Palazzo Ducale e con la storia di Venezia.
Nell’installazione a Palazzo Ducale Anselm Kiefer riflette sulla posizione unica di Venezia posta tra il Nord e il Sud e sulla sua interazione tra Oriente ed Occidente, trovando connessioni significative tra queste differenti culture, la storia della città e il testo dell’opera tragica di Goethe, “Faust: Seconda parte” (1832).