LE OPERE DI CHARLES RAY TRA REALISMO E PARADOSSO
Realismo e paradosso sono i due elementi caratterizzanti le opere di Charles Ray.
Nelle sue sculture le figure umane e gli oggetti sono rappresentati in modo realistico e quasi distaccato ma più si osserva e più qualcosa sembra strano: le dimensioni, il materiale, il realismo.
Nelle opere di Charles Ray è come se la realtà fosse celebrata e al tempo stesso messa in discussione.
opere di Charles Ray
LE OPERE DI CHARLES RAY CHE DEVI CONOSCERE
A partire dagli anni Novanta, Charles Ray inizia a lavorare sulla figura umana realizzando sculture che mescolano il lavoro artigianale con la tecnologia.
Si tratta di opere spettacolari e di grande impatto, realizzate con una tecnica raffinata e una ricerca della perfezione che ricorda la grande tradizione della scultura dei secoli passati.
Family romance (1993)
Nel 1992 Charles Ray realizza “Fall ’91”, dei manichini giganti con una figura femminile che raggiunge i due metri e mezzi di altezza. Nel 1993, invece, presenta “Family romance” in cui mostra una famiglia composta da una madre, un padre e due figli ma dove le dimensioni non tornano perché hanno tutti la stessa altezza, come se i genitori fossero troppo piccoli o i figli eccessivamente grandi.
Il rapporto tra realtà e percezione di sé, mischiato a un senso di inquietudine, fanno di “Family romance” un’opera fondamentale per comprendere il lavoro dell’artista, in cui situazioni apparentemente normali sono il pretesto per una riflessione più ampia.
Puzzle bottle (1995)
Nel 1995Charles Ray crea “Puzzle bottle” dove le grandi dimensioni lasciano spazio alla miniaturizzazione e realizza una scultura tanto piccola da stare in un bottiglia.
In questa, come in altre opere di Charles Ray, sono le dimensioni a spiazzare l’osservatore ma anche a porci degli interrogativi sulla tecnica di esecuzione.
Spesso infatti Charles Ray lavora creando dei calchi e poi commissiona delle riproduzioni a degli artigiani in un lavoro dai tempi estremamente dilatati e che prevedono lunghe riflessioni e ripensamenti.
Boy with frog (2009)
Tra le opere di Charles Ray non mancano quelle che hanno suscitato scandalo come “Boy with frog” del 2009.
La scultura fu esposta a Venezia, davanti a Punta della Dogana, dal 2009 al 2013, ma fu contestata l’esposizione permanente dal Comune che non rinnovò il permesso per la sua permanenza all’aperto.
L’opera, realizzata in fibra di vetro, è enorme e mostra un ragazzo mentre tiene in mano una rana. Ricorda il David di Donatello che tiene la testa di Golia ma anche l’Apollo Sauroktons.
“Boy with frog” di Charles Ray divenne subito una tappa obbligata da visitare per chi si trovava a Venezia ma l’amministrazione della città non ritenne opportuno che fosse collocata in quel luogo, proprio di fronte al Canal Grande, per sempre, preferendo l’inserimento di un lampione di stile ottocentesco.
Shoe tie (2012)
Una delle opere che maggiormente ci permette di comprendere quanto sia importante nelle opere di Charles Ray il processo di rivisitazione dei canoni della scultura è “Shoe tie” del 2012.
La figura di un ragazzo rannicchiato richiama subito alla mente il soggetto classico dello “spinario” ma, in questo caso, il ragazzo si sta allacciando la scarpa.
Inoltre, la scultura è in acciaio inossidabile e non nel classico marmo.
Nella produzione artistica di Charles Ray sono molte le opere come questa, che richiamano la statuaria classica ma che hanno come protagonisti dei personaggi contemporanei.
Sono le opere del filone “classico quotidiano”.
PER SAPERNE DI PIÙ SU CHARLES RAY TI CONSIGLIO DI:
- leggere Charles Ray: Sculpture 1997-2014. Edizione in inglese.
- seguire il lavoro dell’artista attraverso il sito ufficiale charlesraysculpture.com.
- visitare la prossima mostra di Charles Ray. In questo momento consiglio la doppia mostra a Parigi: la prima alla Bourse de Commerce dal 16 febbraio al 6 giugno 2022; la seconda al Centre Pompidou dal 16 febbraio al 20 giugno 2022.