Le poliedriche opere di Ruggero Rosfer

Backstage della realizzazione del progetto Renaissance di Ruggero Rosfer, Cooperativa scultori di Carrara, 2022. Ph. Davide Pedace #3

Backstage della realizzazione del progetto Renaissance di Ruggero Rosfer, Cooperativa scultori di Carrara, 2022. Ph. Davide Pedace #3

LE POLIEDRICHE OPERE DI RUGGERO ROSFER

Le opere di Ruggero Rosfer sono espressione dell’attitudine poliedrica di un artista che può spaziare dal cinema alla musica, dalla fotografia agli spot pubblicitari.

Ruggero Rosfer scolpisce e plasma la materia fino a renderla capace di raccontare una storia, grazie anche alla combinazione di linguaggi differenti e l’uso di dimensioni di vario tipo.
Dal disegno alla scultura, dalla fotografia alle opere bidimensionali e tridimensionali, le opere di Ruggero Rosfer offrono punti di vista nuovi e consentono di andare oltre.

Le opere di Ruggero Rosfer

Ruggero Rosfer | opere

Ruggero Rosfer, Renaissance XI, 2022, stampa giclée su carta baritata montata su dibond, cm. 200×140, 142×100, 100×70, tiratura 5 esemplari per ogni dimensione + 2 p.a.

Ruggero Rosfer nasce a Milano nel 1969 e, dopo il diploma di maturità artistica, frequenta la Facoltà di Architettura presso il Politecnico di Milano.
Nel 1996 si trasferisce a Londra per lavorare come fotografo di moda, collaborando con diverse testate inglesi ed italiane.

Nel 2005 viene chiamato come fotografo di scena sul set de Il Mercante di Venezia, per la regia di Michael Radford, dove ritrae Al Pacino, Jeremy Irons e Joseph Fiennes. Il lavoro viene pubblicato in esclusiva da “Vanity Fair Italia” e nello stesso anno si trasferisce a Pechino, iniziando una serie di collaborazioni, tra cui si ricordano quella con il giornalista Fabio Cavalera per alcuni reportage pubblicati dal “Corriere della Sera” e altre con testate cinesi di moda, quali “Vogue”, “L’Officiel” e “Marie Claire”.

Tra i numerosi incarichi, a Ruggero Rosfer viene affidato il compito di ritrarre i campioni olimpici cinesi, chiamati a partecipare alle Olimpiadi di Pechino del 2009.
Opere che si possono ammirare anche nel sito web ufficiale di Ruggero Rosfer.
La sua avventura in Cina, inoltre, si arricchisce nel 2006 del profondo sodalizio con l’artista cinese Shaokun, dal quale nascono progetti unici, in cui la fotografia raffinata di Rosfer si fonde perfettamente con la magistrale pittura ed incisione di Shaokun.
Le opere di Ruggero Rosfer e di Shaokun vengono presentate in anteprima mondiale nel 2008 presso la galleria milanese Fabbrica Eos di Giancarlo Pedrazzini.

Rosfer ha realizzato anche la campagna sociale per “Telefono Donna” contro la violenza sulle donne. Divenuta oggetto di un controverso dibattito perché ritenuta un’immagine choc, la campagna viene censurata dalle istituzioni, nonostante gli apprezzamenti da parte del pubblico femminile.
I manifesti censurati, numerati e firmati dall’artista, sono stati successivamente esposti nella galleria Fabbrica Eos e il ricavato delle vendite devoluto all’Associazione “Telefono Donna”, che aveva commissionato la campagna.
Dalla fotografia originale nasce l’opera intitolata “Senza parole”.

Nel 2012 Ruggero Rosfer viaggia in India per alcuni mesi, dove fotografa il Paese, attraverso le sue diverse caste sociali.
Protagoniste del reportage sono le famiglie: da quelle nobili dei Maharaja a quelle più umili della comunità degli intoccabili, per restituire una visione della dignità umana.
A Jaipur nasce il lavoro “Free to dream”, composto da fotografie e una video installazione ed esposto nel 2014 durante la personale presso Fabbrica Eos.

Negli anni Ruggero Rosfer firma diverse campagne pubblicitarie di successo: nel 2013 è autore della comunicazione di bellezza per l’azienda Bionike Italia; dal 2016 lavora con l’agenzia Sportwide per alcune campagne sociali promosse dall’UNHCR – Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, che vedono coinvolti quali testimonial d’eccezione personaggi del mondo dello sport come Gianluca Vialli, Demetrio Albertini e molti altri.

Ruggero Rosfer | Renaissance

Ruggero Rosfer, Renaissance VII, 2022, stampa giclée su carta baritata montata su dibond, cm. 150×150, 100×100, 50×50, tiratura 5 esemplari per ogni dimensione + 2 p.a.

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