La disciplina del silenzio e le opere di Pino Biggi

Pino Biggi | opere

LA DISCIPLINA DEL SILENZIO E LE OPERE DI PINO BIGGI

In tempi complicati e rumorosi osservare le opere di Pinto Biggi è quasi terapeutico.
Le sue visioni infondono una calma interiore che poche opere sanno regalare e d’altronde i suoi riferimenti erano grandi artisti come Duccio e Savinio.

Il segreto credo sia il silenzio.
Un silenzio che si cela nelle sue opere e che esce da esse per pervadere lo spettatore e infondere quella serenità di cui probabilmente oggi abbiamo un estremo bisogno.

Le opere di Pino Biggi

Pino Biggi | quadro

 

Davanti e dietro i suoi “sipari”, i soggetti iconici di tanti suoi lavori, ad agire come protagonista e spettatore è il silenzio: un intervallo che sembra non avere limite, dove le passioni e i desideri, sia di chi dipinge che di chi guarda, si amplificano senza limiti.
Le opere di Pino Biggi vanno interpretate come luoghi del cuore e del sogno: spazi autobiografici dell’artista, aperti, però, ad accogliere quanti si rendono disponibili ad entrarvi.

Nessuna delle opere di Pino Biggi ha un titolo per scelta dell’artista.
La sua produzione pittorica può essere divisa in cinque periodi storici e altrettanti prevalenti temi iconografici.
Biggi intorno al 1958 produce un primo ciclo di figure femminili, seguite in parallelo da una produzione di piccole sculture in bronzo quasi astratte.

Nei primi anni ’70 del Novecento sviluppa un nuovo linguaggio che confluisce nelle architetture idealizzate e caratterizzate da finestre che si aprono non solo alle pareti, ma anche nei soffitti e nei pavimenti.
Negli anni Ottanta con la serie delle opere “Carioca” Pino Biggi coniuga figurazione e astrazione.
Si tratta di immagini, o in casi di particolari, di oggetti o strutture curvilinee che ricordano, con le loro movenze diagonali e prospettive dinamiche allusive, tessuti, organze, tetti, tegole, rappresentati in un singolare contrappunto cromatico.

Tipico delle opere di Pino Biggi è la messa a fuoco dei particolari soprattutto dei tessuti e delle vesti perchè, come si legge in una dichiarazione dello stesso autore:

Ciò che consideriamo figurativo nelle varie epoche storiche della pittura lo è stato solo relativamente al volto, mentre il panneggio delle vesti può essere considerato spesso una composizione astratta”.

Tra gli anni ’80 e gli anni ‘90 riappare il nudo femminile mentre avanza il demone dell’illusionismo ottico con le velature che coprono la femminilità vitale delle sue Veneri astratte, i grembi di Madonne in trono vestite da panneggi d’un acceso cromatismo.

Pino Biggi | artista

LE OPERE DI PINO BIGGI IN MOSTRA

Dal 16 luglio al 15 agosto 2022, il Comune di Seravezza e la Fondazione Terre Medicee dedicano un’ampia antologica al Maestro toscano Pino Biggi dal titolo Pino Biggi. Disciplina del silenzio.
La rassegna, curata da Michele Bonuomo e allestita negli spazi espositivi delle scuderie del Palazzo Mediceo di Seravezza, si avvale del Patrocinio della Regione Toscana, della Provincia di Lucca ed è realizzata grazie al sostegno di Banca Mediolanum e della Fondazione Carlo Laviosa.

Pino Biggi. Disciplina del silenzio
Scuderie del Palazzo Mediceo Seravezza (LU): Piazza del Palazzo Mediceo
16 luglio – 15 agosto 2022

La mostra con le opere di Pino Biggi è costituita da un nucleo significativo di lavori esemplari dell’artista.
Un importante contributo alla realizzazione e organizzazione della mostra è stato prestato dagli eredi dell’artista che custodiscono l’archivio e lo studio del Maestro.

PER SAPERNE DI PIÙ SULLE OPERE DI PINO BIGGI LEGGI ANCHE:

Pino Biggi. Ediz. illustrata – Il libro, articolato in due sezioni, presenta un’antologia di dipinti di Pino Biggi e una breve raccolta di suoi racconti, scritti negli anni Cinquanta e riuniti sotto il titolo (voluto da Umberto Saba) di Novelle quasi fiabe.

Condividi su

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *