IL PALAZZO REALE DI VENEZIA: LE SALE REALI DEL MUSEO CORRER
Lo sapevi che a Venezia c’è un Palazzo Reale?
Io conosco bene Venezia e il Palazzo Ducale, residenza del Doge, ma non immaginavo che ci fosse anche il Palazzo Reale di Venezia.
Ho avuto il privilegio di vedere in anteprima le venti Sale Reali di Venezia e sono rimasta senza parole!
Dopo quasi un secolo di oblio è tornato a splendere il Palazzo Reale di Venezia, il simbolo della Venezia ottocentesca in cui si è svolta la storia della città dopo la caduta della repubblica Serenissima.
Si tratta di un nuovo percorso del Museo Correr e visitabile con il biglietto d’ingresso al Palazzo Ducale, che dà anche l’accesso ai Musei di Piazza San Marco.
Il Palazzo Reale di Venezia
Nella città dei Dogi, a pochi passi dal Palazzo Ducale sorge un Palazzo Reale.
Tre furono le case regnanti che governarono Venezia dopo la caduta della Repubblica: Napoleone Bonaparte, gli Asburgo e infine i Savoia.
Ciascuno volle risiedere a Venezia in un proprio appartamento, modellato e arredato secondo il proprio gusto, dando vita a quello che ora è un percorso nuovo all’interno del Museo Correr
Torna all’antico splendore il Palazzo Reale di Venezia, ovvero le venti sale del Museo Correr che sono stati gli appartamenti privati utilizzati degli esponenti dei Bonaparte, degli Asburgo e dei Savoia, lungo tutto l’Ottocento e fino al 1920.
Venti sale che, per la prima volta, diventano accessibili al pubblico, che costituiscono gli spazi di quello che fu il Palazzo Reale di Venezia.
COME VISITARE IL PALAZZO REALE DI VENEZIA
Per visitare il Palazzo Reale di Venezia basta acquistare il biglietto unico ai Musei di Piazza San Marco che consente l’accesso a tutti i musei di San Marco, ovvero Palazzo Ducale e per il Museo Correr, il Museo Archeologico Nazionale, le Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana.
Il biglietto di ingresso ha una validità di 3 mesi e da diritto anche all’accesso a Palazzo Ducale, al Museo Archeologico Nazionale e alle Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana.
Museo Correr
Venezia, Piazza San Marco,
Ingresso per il pubblico: Piazza San Marco,
Ala Napoleonica, Scalone monumentale
Orario
Il Museo Correr è aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00 (ultimo ingresso ore 17.00)
IL PERCORSO DELLE LE SALE DEL PALAZZO REALE DI VENEZIA
Alcune delle sale del Palazzo Reale di Venezia erano state aperte al pubblico nel 2012 ma ora, nel 2022, il percorso è completamente accessibile.
Ecco le 4 sale che non devi assolutamente perdere:
La Sala delle udienze
Si tratta della sala che venne usata dall’Imperatrice Elisabetta, la celebre Principessa Sissi, durante i suoi soggiorni a Venezia del 1856-57 e del 1861-62, per ricevere gli ospiti.
La stanza è adiacente al suo appartamento privato ed è decorata da una tappezzeria in rosso e crema che è stata ricostruita fedelmente, mentre le poltrone intagliate e dorate, che risalgono al Settecento, conservano ancora i broccati originali e probabilmente provengono da Villa Pisani a Stra.
La sala è dominata da un Ritratto dell’Imperatrice Elisabetta d’Austria di Anton Einsle (1855 circa).
Salotto di Re Umberto
Questo ambiente era l’anticamera dell’appartamento dell’Arciduca Massimiliano d’Asburgo ma, a fine Ottocento, venne ridotto nelle dimensioni per diventare un salotto per Re Umberto I.
Nei soprapporta resta la lettera “U” aggiunta a stucco e sulle pareti vi sono due affreschi con putti, ornati e medaglioni monocromi che sono opere di Francesco Hayez del 1818.
La Sala Moresca
Una stanza in stile islamico (o Moresco) realizzata per volere dell’Arciduca Massimiliano d’Asburgo, che visse i suoi anni più belli nella vicina Trieste, presso il Castello di Miramare, ma che fu a Venezia tra il 1854 e il 1856 insieme alla moglie, Carlotta del Belgio.
In questa sala Massimiliano volle rievocare due avventurosi viaggi compiuti in Turchia, nel 1850, e in Egitto, nel 1855.
Il verde è il colore prevalente sulle pareti e sul soffitto, mentre una trama decorativa sempre più complessa è arricchita da colori e dorature.
I due “sofà alla turca” sono stati ricreati sulla base della documentazione che ne ha accertato la presenza in origine, mentre il tavolo rotondo, sempre con motivi a intreccio di ispirazione islamica, fu realizzato nel 1868 con smalti vitrei nel laboratorio Salviati a Murano.
La Camera di Re Vittorio Emanuele II
In questa stanza dormì il Re d’Italia Vittorio Emanuele II quando celebrò l’unione di Venezia e del Veneto al Regno d’Italia, il 7 novembre 1866.
Le poltrone e le sedie possiedono lo stemma coronato sabaudo e la tappezzeria originale color verde scuro.
Le venti sale del Palazzo Reale di Venezia sono decorate e rivestite con tappezzerie che riprendono i disegni originali, mentre autentici sono i mobili che, dopo complesse vicende e trasferimenti, sono tornati finalmente ad occupare lo spazio che spetta loro.
Il restauro di questi spazi è durato circa vent’anni, grazie a un progetto scientifico di recupero della Fondazione Musei Civici di Venezia e Comune di Venezia con supporto della Soprintendenza e con il determinante sostegno del Comitato Francese per la Salvaguardia di Venezia e da mecenati di tutto il mondo.
I musei di Venezia non sono solo un tesoro di opere d’arte, ma anche di storia e cultura. Un luogo che combina tutti questi elementi è il Museo Correr, ma non è l’unico.
Visita la pagina che ho dedicato a cosa vedere a Venezia, dove trovi la lista dei musei, delle mostre e dei luoghi che dovresti visitare assolutamente insieme al Museo Correr.