Ci sono artisti famosi ma non troppo che è difficile ricollegare immediatamente ad un’opera d’arte conosciuta, ma che quando vedete una delle sue opere più famose è come se si accendesse una lampadina e tutto vi sembra ovvio.
Questo è quello che accade di solito quando si sente il nome di Piero di Cosimo (1461 circa – 1522), artista vissuto a Firenze in pieno Rinascimento e la cui notorietà non ha mai raggiunto quella di maestri suoi contemporanei.
Una mostra a Firenze, presso la Galleria degli Uffizi, permette di conoscerlo meglio e di scoprirlo come pittore originale, narratore di favole e artista raffinato.
Sono certa che tra le immagini del post troverete sicuramente una sua opere che vi farà accendere “la lampadina” e direte … “ecco chi è” lo adoro da sempre!”
“Giocondo e facile pittore, forte e armonioso colorista, che risuscitava liberamente col suo pennello le favole pagane”
(da Il piacere di Gabriele D’Annunzio)
Con questa parole D’Annunzio descrisse Piero di Cosimo nel suo celebre romanzo, scritto nel 1888.
La mostra “Piero di Cosimo (1462-1522). Pittore fiorentino eccentrico fra Rinascimento e Maniera” ricostruisce il percorso artistico dell’artista, il cui vero nome era Piero di Lorenzo.
Attraverso il percorso di visita è possibile ripercorrere tutta la sua vita a partire dalla formazione nella bottega di Cosimo Rosselli, maestro dal quale derivò il nome con cui diventò famoso.
Ma seguire le opere di Piero di Cosimo vuol dire scoprire la Firenze del Rinascimento, dai fasti di Lorenzo de’ Medici all’epoca della Repubblica fiorentina di fra’ Girolamo Savonarola e Piero Soderini, fino all’epoca della restaurazione medicea del secondo decennio del XVI° secolo.
Le opere di Piero di Cosimo ci introducono nel mondo colto e raffinato dei suoi committenti, che commissionarono cicli pittorici di tema mitologico per le loro dimore.
In queste opere l’artista dimostra grandi abilità di narratore, amore per la precisione dei dettagli e un grande talento, come dimostrano i suoi disegni (rarissimi) presenti in mostra di Firenze.
Giorgio Vasari, celebre per essere stato il più importante biografo degli artisti del Rinascimento, lo descrive come un uomo solitario, anticonvenzionale, eccentrico e persino con una poca cura di sé e del suo aspetto.
Non dev’essere stato un uomo dal carattere amabile e neppure piacevole da frequentare!
Forse anche per questo motivo sono affascinata dall’ammirare più da vicino le sue opere e scoprire aspetti sconosciuti della sua vita.
Ho un debole per gli artisti di molto genio, ma ancor più sregolatezza 😉
Anche voi subite lo stessa attrazione?
Sono curiosa di scoprirlo dai vostri commenti.
INFO
Piero di Cosimo (1462-1522)
Pittore “fiorentino” eccentrico fra Rinascimento e Maniera
Firenze, Galleria degli Uffizi
23 giugno – 27 settembre 2015