Io amo le mostre che raccontano una storia e chi mi segue da un po’ credo lo abbia capito 😉
Quindi se vengo invitata all’inaugurazione di una mostra che permettere di ripercorrere la storia di una famiglia veneziana come i Pisani mi precipito immediatamente.
Quando ho ricevuto l’invito per la mostra a “I Pisani Moretta. Storia e collezionismo” a Ca’ Rezzonico ho contato i giorni che mancavano a questo evento, che per me è il più interessante che ci sia a Venezia, dato che quest’anno tutti le proposte espositive della città sono incentrate sul contemporaneo.
Non a caso dedico a questo evento una guida breve alla mostra riservata, come sempre, solo agli iscritti alla Newsletter (basta iscriversi QUI).
Si tratta di una mostra che racconta la storia di una delle famiglie più ricche di Venezia ed è ricca di amori contrastati, eredità da conservare, matrimoni combinati, mecenati, palazzi favolosi e una collezione magnifica di opere d’arte.
Il nome della famiglia Pisani mi riporta subito alla mente lo sfarzo di una delle ville più belle della Riviera del Brenta come Villa Pisani (che solo una delle loro numerose residenze della famiglia), ma non posso fare a meno di ricordare il “Dedalo e Icaro” di Antonio Canova, commissionato da un membro della famiglia direttamente all’artista, che grazie al pagamento ricevuto riuscì a fare il tanto desiderato viaggio a Roma, fondamentale per la formazione di un’artista tra Settecento e Ottocento.
Questa mostra racconta la saga della famiglia Pisani Moretta, che nel corso di cinque secoli ha commissionato opere ai più importanti artisti, ha costruito ville strepitose e che ora espone parte del patrimonio, rimasto ancora di proprietà degli eredi, per ricostruire le vicende dei propri avi e che si sono intrecciate inevitabilmente con la storia di Venezia.
Se andate a Venezia quest’estate andate al Museo del Settecento veneziano (Ca’ Rezzonico) perché qui troverete capolavori e oggetti di famiglia che vi faranno conoscere tante storie.
La più interessante è quella di Chiara Pisani, la donna più energica della famiglia, che aveva ereditato una ricchezza straordinaria riuscendo ad amministrare in maniera inflessibile denaro, redidenze, terreni, attività agricole, artisti alle sue dipendenze e soprattutto i figli.
Un’altra storia straordinaria è legata proprio alla vicenda di uno dei figli di Chiara, Vettor Pisani, che essendosi sposato in segreto con la bella ma non nobile Teresa, ed evidentemente contro il volere della madre, subì le conseguenze di appartenere ad una ricca famiglia veneziana. Il suo matrimonio venne annullato e vide suo figlio dichiarato illegittimo, strappato dalle braccia della madre e spedito a Roma.
Quel bambino si chiamava Pietro e una volta maggiorenne tornò a Venezia per rivendicare i suoi diritti sulle ricchezze dei Pisani, vincendo uno dei processi più noti del secondo Settecento veneziano.
Sono molti i capolavori esposti fanno riemergere storie affascinanti, ma ciò che mi ha lasciata veramente senza parole è un servizio da toeletta completo e conservato nel baule originale con gli stemmi Pisani e Grimani, realizzato dagli argentieri di Augsburg e che rappresenta un capolavoro di oreficeria, ma che ha il potere di evocare tempi in cui ciò che per noi è un semplice viaggio qualche secolo fa richiedeva preparativi impegnativi e oggetti adatti al rango di appartenenza.
INFO
I PISANI MORETTA. Storia e Collezionismo.
Ca’ Rezzonico, Museo del Settecento veneziano, Venezia
dal 4 luglio al 19 ottobre 2015