Cosa hanno in comune Jackson Pollock e Michelangelo Buonarroti? Nulla apparentemente o forse tutto, ovvero l’impeto passionale nel fare arte. “Jackson Pollock. La figura della furia” è una mostra curiosa, perché mette a confronto due grandi dell’Arte che non hanno nulla in comune se non un modo di approcciarsi alle loro opere d’arte in modo fisico. Per la prima volta Firenze rende omaggio a Jackson Pollock (1912 -1956), uno dei grandi protagonisti dell’arte mondiale del XX secolo, colui che ha scardinato le regole dell’arte figurativa occidentale dissolvendo gli ultimi baluardi della prospettiva rinascimentale, e lo fa accostando idealmente l’opera dell’artefice americano a quella di un altro titano dell’arte universale, Michelangelo Buonarroti (1475-1564) di cui proprio quest’anno si celebra il 450° anniversario della morte. La critica si è già divisa su questa mostra, definendola un’operazione di marketing oppure una mostra innovativa. Voi cosa pensate?
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What they have in common Jackson Pollock and Michelangelo Buonarroti? Nothing apparently, or perhaps all, or the heat of passion in art-making. “Jackson Pollock. Figure of fury” is an exhibition curious, because it compares two great art that have nothing in common but a way of approaching their art in a physical way. For the first time Florence pays tribute to Jackson Pollock (1912 -1956), one of the leading figures of the twentieth century art world, who has undermined the rules of western figurative dissolving the last bastions of Renaissance perspective, and it does American ideally combining the work of the craftsman to that of another titan of universal art, Michelangelo Buonarroti (1475-1564) of which this year is celebrating the 450th anniversary of his death. The criticism has already divided on this show, calling it a marketing or an innovative exhibition. What do you think? – (English translation powered by Google).
Jackson Pollock. La figura della furia
Firenze, Palazzo Vecchio e San Firenze
16 aprile – 27 luglio 2014