Ti sei mai chiesto quali segreti si celino dietro l’opera La presa di Cristo di Caravaggio, una delle opere più intense e cariche di emozioni dell’arte barocca?
Michelangelo Merisi da Caravaggio, nato a Milano nel 1571 e morto a Porto Ercole nel 1610, è noto per la sua capacità di catturare l’umanità e la spiritualità nei suoi dipinti.
La sua “Presa di Cristo”, parte della collezione Mattei, è uno straordinario esempio del suo talento e del suo stile. Quest’opera segna una svolta profonda nell’espressione artistica di Caravaggio, in contrasto con le sue opere precedenti che erano prevalentemente incentrate su temi mitologici e di genere.
La presa di Cristo di Caravaggio: analisi e curiosità
La Presa di Cristo di Caravaggio non è solo un dipinto ma una storia ricca di pathos e intensità spirituale. Quest’opera, infatti, rappresenta un equivalente privato delle sorprendenti tele realizzate per la cappella Contarelli e la cappella Cerasi, evidenziando una svolta radicale nella produzione artistica di Caravaggio dopo anni dedicati principalmente a soggetti di genere e mitologici.
La storia controversa di questo dipinto e le sue numerose versioni, specialmente quelle nella raccolta Ruffo di Calabria e della Compagnia dei Gesuiti di Dublino, hanno suscitato dibattiti e ammirazione in ugual misura.
VICENDE COLLEZIONISTICHE E CURIOSITÀ DELLA PRESA DI CRISTO
Sorprendentemente, nessuna opera di Caravaggio ha avuto una storia collezionistica così tormentata come la “Presa di Cristo”.
Quest’opera ha attraversato momenti degni di un romanzo thriller, inclusi furti rocamboleschi e intricati processi giudiziari. La sua complessità, insieme ai contenuti iconografici, iconologici e concettuali, la distingue in modo significativo dalle altre opere private di Merisi.
In particolare, l’opera è scomparsa dalle collezioni pubbliche ed è riemersa dall’oblio solo in circostanze eccezionali, attirando l’attenzione sia della critica che degli appassionati d’arte.
La versione della Presa di Cristo di Caravaggio conservata a Dublino, invece, è stata riscoperta solo nel 1993 all’interno dei depositi della National Gallery of Ireland, celata sotto anni di sporco e vernice vecchia. Il suo percorso tortuoso include passaggi tra diverse collezioni private illustri, tra cui la collezione Mattei, la collezione Colonna di Stigliano e la collezione Ruffo di Calabria, prima di trovare casa presso l’attuale proprietario.
Le due versioni più interessanti della Presa di Cristo di Caravaggio sono dunque quella della raccolta Ruffo di Calabria, ritrovata nel 1943 dallo storico dell’arte Roberto Longhi e quella rinvenuta a Dublino.
L’ESPOSIZIONE DELL’OPERA A PALAZZO CHIGI AD ARICCIA
Dal 14 ottobre 2023 al 14 gennaio 2024, Palazzo Chigi ad Ariccia apre le sue porte per esporre, dopo un attento restauro e approfondite analisi diagnostiche, il capolavoro di Caravaggio appartenente alla collezione Ruffo di Calabria.
Prima di questa data l’opera era stata presentata al pubblico solo una volta, nel 1951, ed ora si presenta ora in tutta la sua autenticità ed è stata riconosciuta dallo Stato Italiano come opera di eccezionale interesse nazionale.
In occasione di questa straordinaria esposizione si può ammirare l’opera finalmente restaurata ed è possibile fare anche un’esperienza immersiva, grazie alla ricostruzione dell’atelier di Caravaggio in una stanza con pareti nere e illuminazione diagonale dall’alto, proprio come descritto nelle fonti storiche. I visitatori possono anche esplorare radiografie dell’opera, confronti con la versione di Dublino e documentazione di copie dell’opera.
Opere parallele, come la “Presa di Cristo” del Cavalier d’Arpino e un dipinto di Giorgione, sono presentate per offrire ulteriori prospettive sulla composizione di Caravaggio.
La mostra si estende oltre la “Presa di Cristo”, presentando copie contemporanee di famosi dipinti di Caravaggio realizzate da artisti noti, e una straordinaria statua di San Filippo Neri, che evidenzia il legame tra l’estetica caravaggesca e la devozione religiosa dell’epoca. Questa mostra eccezionale proseguirà il suo viaggio, trovando casa successivamente in una prestigiosa sede museale a Napoli, continuando a incantare e educare le future generazioni sull’inestimabile eredità di Caravaggio.
INFORMAZIONI SULLA MOSTRA
Caravaggio
La presa di Cristo dalla Collezione Ruffo
a cura di Francesco Petrucci
Ariccia, Palazzo Chigi
14 ottobre 2023 – 14 gennaio 2024