IL RITRATTO DELLA REGINA ELISABETTA II DI PIETRO ANNIGONI
Immagine ‘iconica’ del Novecento, il Ritratto della Regina Elisabetta II di Pietro Annigoni fu commissionato all’artista italiano tra il 1954 e 1955.
All’epoca Elisabetta II era una giovane regina appena salita al trono e fu chiesto all’artista di realizzare un ritratto ufficiale in grado di descrivere non tanto la persona ma la regina di un’Impero.
Il Ritratto della Regina Elisabetta II
Nel Ritratto della Regina Elisabetta II di Pietro Annigoni la giovane regina d’Inghilterra è raffigurata di tre quarti con la tenuta blu scuro dell’Ordine della Giarrettiera.
Il dipinto, che è considerato uno dei capolavori della ritrattistica del Novecento, presenta Sua Maestà in un momento molto particolare della storia del Regno Unito.
La prematura scomparsa del padre di Elisabetta, Re Giorgio VI, nel 1952 aveva innalzato sul trono la giovane figlia del sovrano, allora ventiseienne.
CHI HA COMMISSIONATO IL RITRATTO DELLA REGINA ELISABETTA II
L’opera fu commissionata a Pietro Annigoni, esponente del gruppo dei pittori della realtà, dalla Worshipful Company of Fishmongers di Londra, con il permesso della Corona, a seguito di importanti riconoscimenti di critica e pubblico che l’artista italiano aveva ricevuto nel Regno Unito.
Era consuetudine, infatti, che i ritratti reali non fossero commissionati direttamente dalla Corte, ma da istituzioni accreditate presso la famiglia regnante.
Pietro Annigoni, raffinato interprete della natura umana e delle dinamiche psicologiche, con questo ritratto riuscì a realizzare qualcosa che sarebbe rimasto scolpito nella storia della ritrattistica contemporanea.
DESCRIZIONE DEL RITRATTO DELLA REGINA ELISABETTA II DI PIETRO ANNIGONI
Nel dipinto la Regina indossa il mantello blu scuro dell’Ordine della Giarrettiera, il più antico ed elevato ordine cavalleresco del Regno Unito di diretta pertinenza della Corona.
Pietro Annigoni preferì un’inquadratura di taglio alto per esaltare il profilo di Elisabetta, inserendo la sua figura su un sfondo radioso di cielo e terra colto in una angolazione prospettica a volo d’uccello.
Nel paesaggio retrostante si riconosce in lontananza, sulla destra, il Castello di Windsor. L’espressione nel volto di Elisabetta è quella di una persona dai tratti gentili e ben curati ma dotata di un temperamento forte e determinato nell’assolvimento dei propri doveri istituzionali, senza ostentare i simboli consueti della regalità.
La prorompente vitalità di questa immagine è capace di trasmettere un messaggio di fiducia e speranza ad una Nazione intera che sperava in un futuro glorioso e prospero.
SUCCESSO DEL RITRATTO DELLA REGINA ELISABETTA II DI PIETRO ANNIGONI
Quando Pietro Annigoni ricordò le fasi di creazione dell’opera dichiarò che la prima impostazione del ritratto fu fissata di getto, con uno schizzo grossolano su un foglio di carta, e tale rimase perchè risultò essere l’immagine giusta per rappresentare la Regina.
Il Ritratto della Regina Elisabetta II di Pietro Annigoni ebbe un successo straordinario e fu pubblicato su giornali e riviste patinate in Gran Bretagna e in tutto il mondo, continuando a far parlare di sé fino ad oggi.
Questo capolavoro fu usato in un’ampia gamma di applicazioni istituzionali e commerciali, comprese banconote e francobolli, soprattutto nei Paesi del Commonwealth che hanno adottato ampiamente l’immagine di Pietro Annigoni.
Esauriente descrizione di un capolavoro artistico