LA SCUOLA DI BARBIZON
L’artista che dà avvio a quello che sarà il movimento che influenzerà in modo determinante gli artisti impressionisti si chiama Théodore Rousseau.
Théodore Rousseau (da non confondere con Henri Rousseau, importante punto di riferimento per le avanguardie deli primi del ‘900), nato a Parigi nel 1812, abbandona presto la pittura accademica che era stata la base della sua formazione e decide di dipingere in modo più libero, osservando la natura dal vero.
Dalla fine degli anni Trenta dell’800 la foresta di Fontainbleu è la protagonista assoluta dei suoi dipinti e diventa anche la sua casa, scegliendo di vivere nel villaggio di Barbizon.
Ben presto in questo luogo, ai margini della foresta, arrivano altri artisti affascinati da questo nuovo modo di dipingere e insieme creano la scuola che prende proprio il nome dal paese in cui questi vivono: nasce la Scuola di Barbizon.
La pittura della Scuola di Barbizon
Il principio fondamentale che ruota intorno allo stile delle opere della Scuola di Barbizon è quello di uscire dall’atelier per dipingere immersi nella natura, per cogliere i cambiamenti della luce e le sfumature del paesaggio così come si presentano nel momento preciso in cui si dipinge. Tuttavia le opere non venivano realizzate completamente all’aperto (che è invece il principio fondamentale dell’impressionismo) ma concluse nello studio dell’artista.
Le opere della Scuola di Barbizon non sono quindi completamente realistiche perché, pur desiderando riprodurre la realtà, rappresentano il paesaggio come l’animo dell’artista lo percepiva in quel momento.
Lo stile e la tecnica della Scuola di Barbizon derivava dalle esperienze dei pittori fiamminghi e olandesi del Seicento e soprattutto dalle opere di John Constable.
Il modo con cui gli artisti della Scuola di Barbizon stendevano il colore per piccoli tocchi sarà fondamentale per le origini dell’Impressionismo, che proprio da questo movimento muove i primi passi.
Gli artisti della Scuola di Barbizon
Tra gli artisti che entrano a fare parte del movimento c’è Charles-François Daubigny, che più di altri pratica la pittura “en plein air”, che sarà un elemento fondamentale degli Impressionisti, navigando sulla Senna a bordo di un battello trasformato in casa galleggiante.
Claude Monet e Renoir saranno profondamente influenzati dalla sua pittura.
Gli altri artisti del gruppo sono: Jean-François Millet, che per primo introduce i personaggi umili nei paesaggi, Jean-Baptiste Camille Corot, autore di opere in cui la luce un elemento importantissimo, Jules Dupré, Hippolyte Camille Delpy, Constant Troyon e molti altri.
Mi piacerebbe sapere i legami fra la scuola di Barbizon e le scuole italiane di Staggia,Castiglioncello,Piagentina e Resina Grazie!Vinicio
Di solito questi commenti li cancello, o li metto nello spam, ma questo lo voglio proprio conservare per ricordarmi che al mondo ci sono persone che perdono tempo per scrivere cose assolutamente inutili per il resto dell’umanità.
Come mai questa risposta?
Non capisco. Spiegati meglio.
Per quello che mi è dato di sapere furono nino costa e serafino de tivoli che si unirono alla comunità dei pittori di barbizon e riportarono le esperienze vissute in Italia stimolando a dipingere dal vero i pittori del caffe michelangelo, in primis Fattori.
Grazie, è molto raro avere notizie di italiani che si unirono agli impressionisti.