Come fa un’opera d’arte esser testimone della storia e allo stesso tempo diventare oggetto di controversie? In questo post voglio esplorare insieme a te il percorso affascinante che ha compiuto la statua di Napoleone a Brera, una scultura in bronzo che è emblematica di un’epoca ma ha anche attraversato accesi dibattiti.
La statua, alta tre metri e realizzata da uno dei più famosi scultori italiani dell’Ottocento, ha vissuto avventure incredibili dalla sua creazione fino ai giorni nostri. La sua storia è il perfetto esempio di come l’arte si intrecci con la politica, la cultura, riflettendo i cambiamenti di un’epoca.
La statua di Napoleone a Brera
La monumentale statuta di Napoleone a Brera fu realizzata per volontà di Eugenio di Beauharnais, viceré d’Italia.
L’incarico venne affidato ad Antonio Canova nel 1807, che era stato apprezzato per la realizzazione di un’altra identica scultura di Napoleone in marmo, che ritrovava nello studio di Canova a Roma, in cui Napoleone era rappresentato come Marte pacificatore.
Quando la statua finita arrivò a Milano nel 1812 rimase a lungo presso l’Accademia di Brera, in attesa di una collocazione definitiva.
CONTROVERSIE E COLLOCAZIONE DELLA STATUA DI NAPOLEONE
Nonostante la bellezza dell’opera, la statua di Napoleone, suscitò qualche perplessità poiché l’Imperatore era nudo e una tale rappresentazione venne considerata inadatta per gli spazi pubblici milanesi.
Napoleone stesso non fu felice, preferendo essere rappresentato in vesti contemporanee piuttosto che nella nudità eroica tipica delle rappresentazioni antiche. D’altronde non aveva apprezzato neppure la precedente statua in marmo.
Per questo motivo la decisione su dove dovesse essere collocata la statua fu lunga e creò un acceso dibattito.
Solamente nel 1859, dopo la liberazione di Milano nella II Guerra d’Indipendenza, la statua di Napoleone trovò la sua collocazione al centro del cortile d’onore del Palazzo di Brera.
CURIOSITÀ SUL NAPOLEONE A BRERA
Il bronzo che Canova utilizzò per realizzare la statua deriva dai cannoni dismessi di Castel Sant’Angelo.
Il primo basamento del Napoleone a Brera era in legno. Solo nel 1865 fu sostituito con un basamento in granito, completato da festoni in bronzo.
Uno dei calchi in gesso derivati dalla statua originale in marmo venne usato per la realizzazione della statua in bronzo, che ora si trova a Brera. La statua in marmo, invece, fu consegnata al Museo del Louvre e poi acquistata dal governo britannico, che la trasformò in un trofeo di guerra.
IL RESTAURO DELLA STATUA DI NAPOLEONE
L’ultimo restauro della Statua di Napoleone risale al 2013.
Il lavoro è stato portato avanti dalla Soprintendenza per i beni Storici Artistici e Etnoantropologici di Milano e dall’Associazione Amici di Brera e dei Musei Milanesi e sostenuto da Bank of America Merrill Lynch 2013 Art Conservation Project, che aiuta le istituzioni non profit dedite alla conservazione di opere significative per il patrimonio culturale e artistico.
Il Napoleone a Brera non è solo un capolavoro ma è anche il simbolo dei cambiamenti storici e culturali che nel frattempo sono intercorsi.
Il dibattito sull’opportunità di esporla al pubblico e del luogo in cui collocarla ci raccontano una storia complessa tra storia e arte.