Vermeer, Rembrandt e tutti gli artisti olandesi del Seicento hanno conosciuto negli ultimi anni un grande successo grazie a libri e film come La ragazza con l’orecchino di perla e Il cardellino, entrambi incentrati proprio su due capolavori dell’arte olandese del Seicento.
Ma non sono mancate neppure le mostre come quella di Bologna del 2014, che vi avevo raccontato e che culminava con la visione della Ragazza con l’orecchino di perla di Vermeer.
E’ uscito da poco un libro di Claudio Pescio, giornalista e motore insieme a Philippe Daverio la rivista “Art e Dossier”, dedicato proprio al Secolo d’oro della pittura olandese: La pittura olandese del secolo d’oro, Giunti editore.
Perché le opere olandesi di quel periodo, che in Europa corrisponde al Barocco, suscitano tanto interesse?
La pittura del Secolo d’oro
Se è vero che le opere d’arte comunicano emozioni, mai come in questo momento sembra che quei dipinti siano in sintonia con il nostro tempo.
Sono opere capaci di darci emozioni proprio perché diverse e in un certo senso più moderne di quelle del Barocco che dominava in tutta Europa.
Sono opere realistiche, che focalizzano lo sguardo sulle piccole cose e che utilizzano tecniche pittoriche raffinatissime.
Il libro di Claudio Pescio ci spiega proprio perché la pittura laica per la prima volta cambia le gerarchie interne alle arti e perché per un secolo i Paesi Bassi dettano legge in materia di paesaggi, ritratti, nature morte, scene di genere.
È l’inizio della modernità, è da lì che parte un percorso che porterà a Turner, poi a Courbet, ai realisti francesi e infine agli impressionisti.
Nel libro si incontrano artisti che non vivono della loro arte ma che fanno anche i pompieri o i birrai.
Stupisce sapere che i protagonisti di mostre oggi molto visitate morivano in miseria oppure che esistevano pittori seriali che dipingevano solo buoi, o solo navi.
L’Olanda del Secolo d’oro era un luogo diverso da tutti gli altri.
Una terra di guerre, di commerci e di colonie da sfruttare, ma anche un porto sicuro dove trovare rifugio e nuove possibilità se si era ebrei o liberi pensatori, il luogo delle opportunità per chi voleva pubblicare libri altrove proibiti o dare spazio a ricerche scientifiche senza preoccuparsi dell’Inquisizione.
È il secolo di un mondo a parte che iniziava a somigliare al nostro presente.
INFO
Claudio Pescio, La pittura olandese del secolo d’oro, Giunti editore
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