VIVIAN MAIER: LA PIONIERA DELLA STREET PHOTOGRAPHY
Vivian Maier. Ci sono le persone che sono nate al posto giusto e nel momento giusto, ci sono poi quelle persone che sono nel posto giusto ma non trovano mai l’occasione per farsi notare, ci sono anche le persone che lavorano tutta la vita per diventare grandi artisti come ha fatto il fotografo americano Mapplethorpe, ci sono poi le persone a cui non importa nulla di trovare il modo per farsi notare e il cui talento resta destinato all’oblio.
Vivian Maier ha avuto proprio questo destino, la tata americana che mi ha affascinata, ma che ha anche incantato il mondo, per la sua storia misteriosa e per essere stata, a sua insaputa, la pioniera della street photography.
Una storia incredibile e che ha il sapore dolce e amaro della libertà, perché Vivian ha vissuto libera tutta la vita, insieme alle persone, ma profondamente sola.
Chissà cosa avrebbe potuto diventare Vivian Maier se solo avesse incontrato l’occasione o la persona giusta!
CHI ERA VIVIAN MAIER
Vivian Maier era una baby sitter anonima e praticamente “invisibile”, nata a New York nel 1926 da padre americano e madre francese.
Era una commessa all’inizio, ma ad un certo punto della sua vita inizia a fare la tata, cambiando spesso famiglie e città, e portando a spasso i bambini che accudiva senza mai separarsi dalla sua macchina fotografica Rolleiflex.
Pare che Vivian fosse di poche parole, un po’ lunatica, antipatica, ma che passasse il tempo ad osservare le persone, anzi a fotografarle.
E’ stata capace di scattare circa 150 mila fotografie nella sua vita (è morta nel 2009), molte delle quali mai sviluppate, in cui ha immortalato le persone che incrociava per strada con la capacità di raccontarci la loro storia o almeno di farcela immaginare.
Vivian Maier era una donna enigmatica, indossava camicie da uomo, parlava il francese, passava il suo tempo a fare fotografie.
Ha fotografato tutto quello che vedeva: i bambini che salgono sull’autobus della scuola, i musicisti per le strade di Chicago, gli operai al lavoro, la sua ombra proiettata sull’asfalto delle strade di New York, le donne ferme al semaforo.
Le sue immagini per lungo tempo sono rimaste nascoste in un box di Chicago, sepolte sotto abiti, oggetti e ricordi di una vita ormai passata e senza che nessuno si accorgesse di quel suo talento formidabile.
Finché un giorno John Maloof si mette alla ricerca di materiale per realizzare un libro su Chicago e, casualmente, s’imbatte nelle foto di Vivian Maier e nei suoi negativi. Da quel momento, come fosse stato un archeologo alla ricerca di un tesoro scomparso, porta alla luce l’immenso archivio fotografico di quella tata misteriosa, investigatrice di storie e di attimi che ha reso eterni con la sua Rolleiflex.
Alla vita di Vivian Maier è stato dedicato il film Alla ricerca di Vivian Maier (Finding Vivian Maier), diretto da John Maloof e Charlie Siskel.
LEGGI ANCHE: la storia di Eadweard Muybridge e di come è diventato il pioniere del cinema grazie alle sue foto
LINK
Il sito ufficiale con le foto e gli eventi dedicati a Vivian Maier – http://www.vivianmaier.com